1. Inaspettato campeggio cap. 2


    Data: 14/06/2019, Categorie: Tradimenti Autore: MagnusD, Fonte: Annunci69

    ... bocca.
    
    -Ecco amore, assapora bene, senti il sapore … della sua sborra, mmh… -
    
    Ingoiai. Poi, preso dall’eccitazione la strinsi e ripresi a baciarla con foga. Sulle labbra, sul viso, poi sul collo e da li cominciai a scendere verso i seni.
    
    -Oh si amore così – diceva lei – baciami tutta, leccami! Ripulisci tutti i residui della sua sborra, mi fa impazzire –
    
    Eravamo in preda ad un’eccitazione indescrivibile, non credo di averlo mai avuto cosi duro come in quel momento. Mia moglie se ne accorse e comincio’ a massaggiarmelo da sopra i pantaloni.
    
    Cominciammo a spogliarci e in pochi istanti fummo entrambi nudi. Lei impugnò il mio cazzo e, cominciando a segarmi disse sorridendo:
    
    -Wow, dovrei farteli piu’ spesso questi spettacolini, senti come sei duro –
    
    -Ti piacerebbe amore? Ti piacerebbe vedermi di nuovo succhiare quel cazzone? – continuo’, sedendosi ora sopra di me. Sentivo distintamente il calore della sua fica, umida ed eccitata, a pochi centimetri dal mio cazzo.
    
    Con la mano sinistra mi aveva afferrato i capelli mentre con la destra, sporgendosi lievemente all’indietro, mi massaggiava i testicoli.
    
    -Dai, voglio sentirtelo dire, ti piacerebbe vedermi succhiare ancora il cazzone di Davide? –
    
    - Non lo so amore – risposi – magari non proprio il suo, è troppo uno stronzo! –
    
    Mi strizzo le palle cosi improvvisamente che potei solo esclamare un soffocato: “Ouch!”
    
    -Risposta sbagliata amore! – disse – E’ vero che è un stronzo, ma ha un gran cazzo! Ti ho ...
    ... sempre detto che per me le dimensioni non contano, che tu mi bastavi. Chiamavo cazzone il tuo, ricordi? – disse a mezza bocca, quasi deridendomi.
    
    -Beh – continuo’ – stasera ho capito che forse non è cosi’. Mi è bastato impugnarlo e sentirlo crescere nella mia mano. Quando poi mi sono avvicinata e ho sentito il suo profumo, l’odore di un vero maschio! Non è servito che mi toccasse tra le gambe, ero già bagnata! –
    
    Non la capivo piu’, non capivo piu’ nulla. Pochi minuti prima mi guardava quasi sconvolta, preoccupata per il nostro amore ed ora, tenendomi letteralmente per le palle, cantava le lodi del cazzone di un semisconosciuto.
    
    E poi, in un istante, realizzai distintamente che l’unico artefice di quel momento era in realtà il sottoscritto. Avevo sempre voluto vederla più…”troia”. Avevo sempre cercato, maldestramente, di spingerla a osare di piu’, e lei questo lo sapeva bene. Non avevo mai trovato la leva giusta ma, evidentemente, la situazione che si era creata aveva fatto crollare una diga da tempo logora e scalfita.
    
    La mia inerzia, per lei, era stata solo la conferma finale.
    
    Certo non avrei mai pensato che sarebbe potuta andare in questa maniera, che sarebbe stato cosi doloroso, sconvolgente, devastante. Ma al tempo stesso eccitante in maniera indescrivibile.
    
    Un eccitazione nera, perversa. Come se ne volessi ancora ma al tempo stesso lo temessi.
    
    Era un percorso a senso unico, me ne rendevo conto. Quando hai rotto le catene non si torna indietro.
    
    Quando ...