1. Il primo lunedi di ottobre


    Data: 14/06/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: PerCamionista

    Quel turco era stato chiaro “io passare tutti i primi lunedi del mese” e visto che a me, spesso era capitato di pensarci, guardai l’orologio e presi coraggio, avevo appena finito di cenare, ma avevo bisogno del dolce...
    
    Mi avviai e in 15 minuti di orologio ero all’ingresso della piazzola del piacere, freccia e dentro.
    
    C’erano 4 Tir sulla sinistra uno in fila all’altro ed un camper sulla destra che si avviava all’uscita.
    
    Scendo dalla macchina e solito rituale, pisciatina e sigaretta. Mi guardo un po’ intorno e noto due tir su quattro (quelli di testa) con le luci di cabina accese, facendo l’infifferente, inizio a passeggiare e, a scrutare che tipi c’erano dentro, sinceramente non mi ricordavo come fosse il mezzo di quel camionista turco, ma , era il primo lunedi del mese e, dovevo solo verificare che magari uno dei due ancora svegli, non fosse lui.
    
    Mi dirigo verso l’ultimo camion e dal lato del guidatore li passo tutti in rassegna, noto che gli ultimi due chiusi e dormienti hanno targhe bulgare, il secondo è italiano e l’autista è impegnato a scaldare qualcosa ed il primo con mio grande piacere è turco. L’uomo all’interno sta fumando ma siccome la luce non è fortissima, non riesco a distinguerne la sagoma e così decido di avvicinarmi. “scusa fuoco?” E faccio il segno di accendere, lui mi dice di si, prende l’accendino e apre lo sportello per allungarmelo, ovviamente la luce aumenta gradualmente e sorpresa era lui, con la sola maglietta addosso, ma con oltre ai ...
    ... baffi una bella barba folta al che io, accendo la sigaretta e capendo di non essere stato riconosciuto gli dico : sei un uomo di parola, oggi è il primo lunedi del mese ed eccoti. Lui a quel punto mi guarda bene dall’alto, con la luce che arrivava dalla cabina e mi fa “tu amico di qualche mese fa con bocca stupenda?” Ed io “si Capo, sono io” e con una sfacciataggine a me sconosciuta “vuoi che salgo a rinfrescarti la memoria?”
    
    “Si certo ragazzo, io non potere desiderare di meglio, girare di altro lato”
    
    Non ci potevo credere, stavo salendo su di un tir e, per giunta nel tir di quel bonazzo turco di due mesi prima che nel frattempo si affrettava a chiudere le tendine.
    
    Apro, salgo e con stupore mi rendo conto che sembrava un mini appartamento, che lui teneva in condizioni ottimali, che tutto sommato c’era abbastanza spazio per potersi divertire e che no, non mi ero sbagliato, aveva solo la maglietta addosso e il suo cazzo era libero e pronto ad essere svuotato.
    
    A quel punto vado dritto all’obiettivo, mi tolgo solo le scarpe ( perché non volevo sporcare) ed inginocchiandomi mi fiondo sul suo arnese iniziandolo a leccare avidamente in punta.
    
    “Tua bocca molto brava e irrequieta, io ricordare bene il tuo lavoro di quella volta, questa sera però tu solo mio”
    
    Gli sussurravo di si tra una slinguata ed un’altra e progressivamente iniziavo ad andare su e giù pure con la bocca, mi piaceva sentire quel Cazzo circonciso che sapeva di Maschio, arrivarmi in gola e mi piaceva ...
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