1. Un amore per noi due


    Data: 15/06/2019, Categorie: Lesbo Autore: cicas

    ... destinazione, dopo avermi messo a disposizione un accappatoio mi prese teneramente per mano e mi introdusse nell’ ampia cabina doccia. Era stata veramente un idea sublime il potente getto dell’acqua tiepida, oltre portare via il maleodorante sudore, creava una sensazione di totale piacere; senza togliere il macroscopico piacere fisico nel vedere il corpo della mia amica tutto bagnato ed insaponato a poci centimetri dal mio . Mentre l’osservavo mi accorsi che pure io avevo riscosso un certo successo più volte mi sentii osservata e scrutata a fondo da occhi voluttuosi . Purtroppo non accadde nulla ; dopo esserci infilate il comodissimo accappatoio ci dirigemmo finalmente a pranzare. Il tempo di preparare apparecchiare ed eccoci a tavola. A fine pasto ci trattenemmo ancora un pochino all’aperto godendoci il bel freschetto immerse nella lussureggiante flora che ci avvolgeva. Data la tarda ora decisi di congedarmi dalla mia amica e fu così che me ritornai a casa non prima di averle lasciato il mio numero di telefono ed aver trascritto il suo . Tornata a casa mi sdraiai sul comodo lettone e lì ripensai a Grazia. Ero rimasta affascinata dal suo essere dalla sua presenza dal suo fisico; la desideravo sessualmente bramavo all’idea di averla tra le mie braccia di assaporare la sua fica i suoi seni , baciarla tutta esplorarla con la mia lingua nelle sue parti intime. Non resistendo inizia a titillarmi i capezzoli rendendoli sempre più duri e turgidi. Come logica conseguenza ...
    ... istintivamente spalancai le cosce schiudendo la mia adorata vagina ed iniziai a fare scendere le mani lungo il corpo teso come una corda di violino, giù sfiorando l’ombelico per arrivare in cima al monte di venere, scansare la folta peluria e finalmente tastare la piccola protuberanza carnosa. Al momento del contatto ebbi un sussulto che mi fece urtare il capo contro la testiera del letto. Dopo aver infilato nella fica due dita con l’indice iniziavo a roteare dolcemente in senso orario la clitoride provocando oltre un immenso piacere, una abbondante emissione di umori vaginali al punto di bagnare tutto il lenzuolo.
    
    Aumentando freneticamente il ritmo delle dita pensavo intensamente a Grazie e l’ immaginavo al mio fianco tutta nuda e disponibile ad assecondare ogni mio capriccio. Prolungai volontariamente il piacere fermandomi nei momenti di maggior godimento. Alla fine stremata e umida di sudore venni infilandomi nella fessura l’intera mano fino al polso. Avevo goduto come una pazza però il pensiero alla bella amica non mi aveva del tutto abbandonata: era la prima volta che provavo una simile attrazione per una donna, non che non avessi mai provato l’amore saffico, al contrari lo avevo praticato spesso e volentieri e sempre con ottimi risultati però questa volta era diverso qualcosa di nuovo si stava manifestando in me ; attenzione qualcosa di molto positivo specialmente se fosse stato corrisposto, ma questo era un altro problema. Onestamente mi ero accorta già da prima della doccia, ...