Di mano in mano - mano i
Data: 20/10/2017,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Lungarno, Fonte: Annunci69
L’importanza che si da alla prima volta che fai l’amore sarà pure sopravvalutata, ma sono poche le situazioni che eguagliano l’eccitazione che si prova la primissima volta che un uomo si spoglia di fronte a te.
Ero più giovane ma molto meno pignolo in quanto a scegliere con chi ero disposto ad andare a letto, soprattutto perché erano mesi che chattavo e riempivo i pomeriggi con flirt e scambi di foto, non ne potevo più.
L’opportunità si è presentata quando P. mi ha scritto un messaggio sulla community che frequentavo per desiderare e sentirmi desiderato. Se io vi sono sembrato impaziente immaginatevi lui, P. sapeva benissimo cosa voleva.
Lo stesso pomeriggio mi trovavo a camminare verso la fermata dell’autobus, dove passò a prendermi. Sono salito sull’auto, l’ho salutato, mi sono presentato, l’ho fissato. La differenza d’età era evidente, ma non mi importava, anzi, mi eccitava. Lui nel frattempo metteva in moto la macchina e mi portava a casa sua.
Quando siamo saliti mi ha parlato ancora un po’ di lui, “sono stato in una trasmissione televisiva con M.B. da piccolo” (“pensa!”, mi dico), mi ha mostrato delle foto. Occhi azzurri, bellissimi.
“Accomodati”, mi porta dell’acqua.
Viene e si siede vicino a me.
Ero paralizzato. “Che cazzo faccio” mi son chiesto, “come funziona?”.
Credo mi si leggesse in faccia perché P. si è allungato verso di me e mi ha baciato.
Il mio volto andava a fuoco.
Ha invaso la mia bocca con la sua lingua, dentro, più che ...
... poteva, roteandola insieme alla mia, spingendo con forza, mentre il mio ancora vergine sesso diventava duro come il marmo e sì bagnava sempre di più fino ad inumidire i jeans.
I preliminari non sono durati molto, lui si è spostato sul letto di fronte e si è abbassato i pantaloni. Tremavo, ero accaldato e probabilmente rosso come un peperone, ma quando l’ho visto lì, nudo e a mia disposizione ho capito senza più alcun dubbio che sì, ero proprio un cazzo di finocchio. Mi ha chiesto se volevo provarlo e io mi sono inginocchiato, beato in volto, senza distogliere lo sguardo dal suo bellissimo pene. L’ho toccato, l’ho stretto nella mano, ma portandolo verso le mie labbra ho esitato. Per un breve secondo son stato lì a fissarlo, sottolineando dentro di me che quella era una cosa molto importante: il mio primo pompino. Dopo averlo immaginato per anni, invidiato nei porno e cercato online per mesi, finalmente assaporavo un altro uomo.
Ci sono andato giù come un maiale affamato, godendomi ogni secondo, ogni movimento di testa, ogni colpo in gola e quando finalmente avevo la mascella a pezzi e lui si complimentava, chiedendomi se davvero fosse la mia prima volta, salivo sul letto insieme a lui e finivamo di spogliarci. Mi vuole dentro di lui. Mi da un preservativo “mi spiace, non ne ho altri”. Era un condom ritardante.
(“Vaffanculo”, penso), ma lo prendo, me lo infilo, si gira e io l’ho lì di fronte a me, piegato e a gambe aperte e so solo che voglio entrarci tutto fino ai piedi, ...