1. Antonietta


    Data: 19/06/2019, Categorie: Etero Autore: Leopardo85

    Mi ricordo di quando, io e Antonietta, ci eravamo conosciuti, due anni fa rispetto a quando scrivo.Il nostro rapporto non decollò subito, anzi ci mise parecchio... Un po' perché non ci vedevamo mai, un po' perché, a detta dell'amico che ci presentò, al primo impatto non me la cavai troppo bene.Forse era imbarazzo da parte mia... O forse erano le 12 ore di lavoro da cui arrivavo che non mi avevano reso particolarmente energico.Lei comunque mi rimase impressa. Una ragazza di ventisette anni, alta un metro e 75. Un fisico sicuramente avuto con dura palestra. Tonico, longilineo, gambe sode e affusolate. Un didietro tondo e sodo, un qualcosa di straordinario. Due bei seni, di misura perfetta, né troppo grandi né troppo piccoli. Lunghi capelli neri, due splenditi occhi verdi, che le davano uno sguardo da gattina. E ultimo, ma importantissimo: un sorriso bello e solare. Di quelli che ti fanno dimenticare ogni male.Di mestiere faceva l'assistente sociale, ciò le conferiva una buona apertura mentale, quindi in sua presenza qualche stupidaggine si poteva dire.Fidanzata con un palestrato� Io, dal canto mio, vado a correre quasi tutte le mattine e faccio pesi in casa. Non sono un palestrato, ma non sono nemmeno flaccido. Un tipo atletico... Nei suoi limiti...Mi accorsi abbastanza presto, però, che certi problemi non se li faceva, se trovava un ragazzo carino, era carino e basta. Quindi l'attrazione fisica c'era per entrambi. Ma purtroppo era dal lato caratteriale che non funzionava, io ...
    ... ero appena uscito da una brutta storia, e con lei non mi sentivo troppo a mio agio. E lei, quelle poche volte che parlavamo, mi rispondeva a monosillabi� Forse era ancora delusa per il modo non proprio felice in cui c'eravamo conosciuti? Non ero il solo a pensarlo, ma certo anche lei poteva evitare di farla tanto lunga.Comunque. Non ci vedemmo per diversi mesi, entrambi avemmo altri problemi:Io, alla disperata ricerca di un nuovo lavoro. Dopo che l'altro mi aveva dato un commiato non desiderato. E in una piccola guerra con mio padre.Lei, con riduzioni di stipendi. Una padrona di casa che voleva buttarla fuori. E il fidanzato che la lasciò dopo cinque anni di fidanzamento.Ci rivedemmo al compleanno di un amico in comune. E questa volta riuscimmo a dialogare, entrando un po' più in confidenza.Devo ammettere che la trovai più spiritosa di quanto ricordassi, ed anche lei doveva avermi trovato interessante dal momento che mi parlò in modo più aperto.Ma, alla fine, rimaneva comunque un rapporto di semplice amicizia e nulla di più.Anche se, sempre nella combriccola, ci vedevamo molto più spesso, notai di come fosse una che prendeva in giro parecchio quelli con cui stava in confidenza. E quando litigava diventava insopportabile.L'angelo privo d'ali aveva i suoi limiti, belli marcati in nero. A me non ha mai sfottuto più di tanto, perché non le davo appigli per farlo. Una cosa che mi piacque di lei, era il fatto che le piacesse la letteratura.Lo scoprii una notte quando ci invitò a me ...
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