1. Antonietta


    Data: 19/06/2019, Categorie: Etero Autore: Leopardo85

    ... di volte di ammiccarle un sorriso, per farle capire� Ma evitava il mio sguardo. Sapeva!Non si aspettava di perdere� Ed evitava sempre di parlare con me. Certo davanti agli altri preferivo non dare spettacolo. E lei forse aveva bisogno di un po' di tempo per digerire la cosa.Decisi di lasciar passare qualche giorno.Alla fine passò una settimana.Mi aspettavo che mi chiamasse, ma non lo fece. E la cosa mi dava sui nervi. Io le avrei già dato modo di riscuotere se avessi perso.Per fortuna qualche cosa su di lei, l'avevo imparata:Lavora tutti i giorni dal lunedì al giovedì di mattina. Mentre il venerdì attacca all'ora di pranzo. La sua coinquilina lavora sempre la mattina invece� Quindi se mi fossi presentato da lei venerdì tra le 9.00 e le 10.00 l'avrei sicuramente trovata sveglia.Quel giorno mi precipitai a casa sua, come un treno, non mi fermarono otto piani senza ascensore.Suonai alla porta.Mi aprì.Come prevedevo era sola.-Cosa diavolo ci fai tu qui?- Mi chiese sorpresa.-Volevo salutarti. Vorrei dire che passavo di qui per caso, ma non &egrave così--Che vuoi dire?- Tentò di fare la vaga.-Sai benissimo perché sono qui-, risposi io con calma. -Vuoi farmi entrare? O ne dobbiamo parlare sul pianerottolo?-Mi guardò un po' titubante, poi si decise e mi fece entrare.La vidi� Ero capitato proprio al momento giusto: un accappatoio aperto bianco, che celava il suo splendido corpo, a coprirla c'erano solo un paio di mutandine rosa, e una canottiera grigia, che nascondeva pochissimo quei ...
    ... due seni.Ragazzi che roba�Lei, naturalmente, si era già accorta dei miei sguardi. Il suo volto era serio, ma non accusatorio, né imbarazzato.-Senti�- disse. -Non si potrebbe evitare. Perlomeno chiedimi qualcos'altro� Insomma�-La guardai con severità. -Capisco quello che pensi. Ma la vittoria &egrave stata regolare. Lo sapevi benissimo cosa c'era in ballo, e hai accettato il rischio. Quindi� Ora sono qui e riscuoto! O vorresti farmi credere che, se avessi vinto tu, non mi avresti già fatto pagare pegno?--Io non ti avrei mai umiliato!-Lo disse con una certa irruenza. In effetti quello che le chiedevo, doveva essere una brutta umiliazione per lei. Ma stavo facendo il ragionamento sbagliato! Non dovevo farmi prendere da stupidi scrupoli.Non l'ha obbligata nessuno a scommettere. E una scommessa &egrave una scommessa!Quanto al fatto che non mi avrebbe umiliato &egrave tutto da dimostrare.-Ci vogliamo muovere, non ho tutto il giorno. E nemmeno tu- usai il tono più irremovibile che potevo.Lei si arrese.-Dove vuoi farlo?--Nella camera da letto-La casa era abbastanza grande, ma non aveva una vera e propria stanza da letto. Più una sorta di sala per dormire, senza porte. Una cosa un po� particolare.Arrivati vicini il suo letto mi liberai della giacca, e mi sbottonai i pantaloni.Lei s'inginocchiò davanti a me, con fare sottomesso. Ancora non ci credeva�Tirai fuori il mio membro, che letteralmente svettò, tanta era l'eccitazione.Antonietta se lo trovò di fronte il suo viso, vicino le sue ...
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