1. MIA MADRE PARTE QUINTA


    Data: 20/06/2019, Categorie: Maturo Sesso Interrazziale Autore: gianniambrosoli, Fonte: xHamster

    ... donne e portarsele a letto, si scopò anche la mia migliore amica, sapessi il dolore che provai quando lo seppi, questo stato di cose mi umiliava, mi deprimeva fino a quando cominciai ad odiarlo e decisi di fargliela pagare, il primo fu il ragazzo al piano di sopra al mare e poi diversi altri, i corteggiatori non mi mancavano, avevo solo l’imbarazzo della scelta”. “Ed in base a cosa gli sceglievi?”. “Dal desiderio del momento, una volta avevo voglia di farmi fare il culo in modo a****lesco, a casa veniva a portarci la frutta un contadino di circa quarant’anni, ignorante, sembrava un’a****le ma aveva un grosso rigonfio tra le cosce, un giorno mi feci trovare con una vestaglia trasparente e niente sotto, mi guardava come un toro infoiato guarda la sua vacca, andai verso di lui, gli sbottonai i pantaloni, gli abbassai le mutande, venne fuori proprio la mazza che avevo immaginato, un randello di circa trenta centimetri ma anche molto grosso in circonferenza, glielo carezzai, si drizzò e diventò durissimo, mi spogliai, mi piegai a pecora sul divano e senza mezzi termini gli dissi, “dai sfondami il culo”, e lui non si lasciò pregare”. “E ti piacque?”. “Tantissimo era quello che desideravo in quel momento, volevo solo che qualcuno mi sfondasse il culo, ed utilizzai quel bestione senza cervello ma con un mazza enorme per scaricare la mia libidine, il poverino quando rivenne a casa pensava di continuare il discorso, lo fulminai con un semplice sguardo, e ristabilimmo subito le ...
    ... distanze tra una signora per bene e sposata ed uno zoticone”. Mentre cucinava doveva stare sempre nuda indossando solo un grembiuleIn modo che ogni volta che ne avevo voglia potessi incularla facilmente. Mi piaceva sempre di più parlare con lei di cose sconce in modo osceno, un giorno le dissi: “pensa di mettere in fila tutti i cazzi che hai provato facendoli diventare un solo lungo cazzone, quanto sarebbe lungo”, ci pensò un attimo e rispose candidamente: “almeno venti metri”; feci un rapido calcolo, se cinque o sei cazzi normali facevano un metro ne aveva presi circa 120, che puttanasfondata!!!!. Durante uno dei nostri discorsi sul sesso le chiesi: “qual è stato il cazzo più bello che hai provato?”, la risposta mi sconvolse, “quello di Frate Giovanni,è enorme, nerboruto con due bellissime palle ed una capocchia liscia bellissima, se solo me lo avesse fatto vedere senza costringermi a fargli, contro la mia volontà la pompa, io glielo avrei leccato per ore, gli avrei prosciugato i coglioni, è quello che ogni donna sogna di avere nelle mani ed in bocca per poi portarselo nella spacca”. “Fallo, allora, non perdertelo”. “Mai, dopo quello che mi ha fatto sento per lui un profondo senso di ribrezzo e nausea, e poi adesso ho un cazzo ancora più bello, il tuo, e non desidero altro” e mi baciò in bocca infilandoci la lingua, scopammo alla grande. Qualche giorno prima del suo trentasettesimo compleanno, eravamo a tavola a pranzo e mia madre chiese a mio padre cosa le avrebbe regalato per la ...
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