1. MIA MADRE PARTE QUINTA


    Data: 20/06/2019, Categorie: Maturo Sesso Interrazziale Autore: gianniambrosoli, Fonte: xHamster

    ... ricorrenza. “Non ne ho la minima idea”, rispose con tono acido il mio genitore. “Ho visto una bella borsa di Gucci” “Ma tu sei matta, immagino quanto costerà”. “Mica voglio l’originale, mi basta una taroccata”. “Ne hai già tante, e poi non ti manca niente, è inutile spendere altri soldi, meglio cominciare a fare economia in questa casa, cominciamo ad eliminare i regali superflui”, si alzò ed andò a sdraiarsi sul divano. Guardai mia madre, aveva gli occhi pieni di lacrime, “che carogna”, pensai e decisi di farle io il regalo. Il giorno prima del compleanno andai al mercato dove sapevo vendevano le borse taroccate, trovai un nigeriano che le vendeva e gli dissi se mi faceva la cortesia di venire l’indomani, con le sue borse, a casa mia in modo da far scegliere a mia madre quella che desiderava, disse si, mi chiese l’indirizzo e l’orario. Ed infatti, mentre la mia cara mammina preparava una torta x la sera, bussarono alla porta, io non mi mossi ed ad aprire andò lei. “Grazie, non ho bisogno di nulla” tagliò corto mia madre, allora intervenni e dissi “lascialo entrare, l’ho fatto venire io ed adesso capirai anche perché”. Il ragazzo poggiò sul tavolo il suo borsone e mise fuori delle borse. “Dai scegline una, te la compero io”. “Ma non posso accettare, tu hai sempre pochi soldi, non sprecarli per me”. “Non preoccuparti, pensa a scegliere, poi ti spiego come ho fatto ad averli”. “Hai vinto al lotto?, io non debbo scegliere, la borsa che volevo è questa, e costa anche poco, è ...
    ... bella, ti piace?”. “E’ molto fine”, chiesi il prezzo e pagai. “Mi devi ancora dire dove hai preso i soldi?”. “Dal portafoglio di papà, pochi alla volta così non si è accorto di nulla”. “Allora comunque è un regalo di papà, vista la provenienza dei soldi.” “Certo, ma anche io ti ho fatto un regalo, molto meglio di una borsa taroccata, il mio regalo per il tuo compleanno è LUI” ed indicai il negro. “Cosa? ma sei matto, cosa vai pensando, non accetterò mai”, ma rimase immobile a guardare Fred che, come d’accordo, si sbottonò i pantaloni, non aveva le mutande,mise fuori una vera e propria proboscide e l’avvicinò al viso della troia. “Dai mamma, dobbiamo fargliela pagare a quel miserabile di papà”. La stronza non aspettava altro che le fornissi un alibi per comportarsi come la sua indole da puttana la spingeva a fare. Infatti,“Hai ragione, se lo merita proprio”, disse sentendosi pienamentegiustificata, prese a due mani il cazzone del mandingo e cominciò a strusciarselo sul viso facendolo diventare uno svettante bastone da oltre trenta centimetri, poi lo scapocchiò, baciò la grossa cappella e cominciò a sbocchinarlo. Vidi la libidine nei suoi occhi, era uno spettacolo, dopo averla, tante volte, immaginata con altri uomini, adesso la vedevo per la prima volta dal vivo, si comportava proprio come l’avevo sempre immaginata, da troia senza pudore, era veramente cazzodipendente, bastava che ne vedesse uno per perdere ogni freno inibitore, adesso aveva ingoiato parte del cazzo e con la lingua ...
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