1. Gioco a Squadre: Prima la Figlia e poi la Madre (Primo Tempo)


    Data: 20/06/2019, Categorie: Esibizionismo Autore: Patrizia V., Fonte: EroticiRacconti

    ... il mio pezzo forte sono le gambe: le esibisco con una serie di passi brevi e veloci, facendo attenzione a che le luci cadano con la giusta angolazione sulla mia pelle ancora abbronzata… La Giulia viene verso di me sorridendo beata, e la nostra vicinanza porta i due a guardarci entrambe mentre interagiamo: siamo due donne che danzano da sole, ed è naturale che volteggiamo un po’ una intorno all’altra. Poi Giulia mi sorprende con un’iniziativa che non avevo previsto: mi si avvicina al ritmo della musica, mi sorride e mi sfiora le labbra con un bacio rapinoso. Poi si stacca, volteggia su sé stessa, sfila il giubbino e lo fa roteare in aria con un gridolino di gioia che ottiene il doppio risultato di attrarre l’attenzione e di fare il vuoto intorno a lei. Mi congratulo per lo show alzando il bicchiere, e lei gongola senza smettere di ballare. I due si sono avvicinati impercettibilmente, con le pollastrelle al seguito che cercano di recuperare la loro attenzione… Questa volta Giulia urta l’altro maschio, e fa finta di perdere del tutto l’equilibrio. Il tipo l’afferra abbastanza prontamente, e vedo che scambiano due parole. Io sono svelta a farmi sotto e le porgo un braccio, che lei coglie prontamente: di nuovo, ostenta disinteresse nel maschio, mentre sembra dimostrare interesse nei miei confronti. - Balli benissimo! – mi urla, per farsi sentire dagli altri. - Grazie! – rispondo io – Anche tu sei forte… Come ti chiami? Tanto per dare l’idea che non ci conosciamo. I due si ...
    ... guardano fra loro incerti, poi si fanno sotto: sono all’amo. - Stai bene? – le urla quello che l’ha raccolta. Giulia annuisce, e questa volta gli concede un sorriso. …Poi si volta e sparisce velocemente nella calca, sfiorandomi appena. Quello che le ha parlato fa per seguirla, e mi sfiora a sua volta… Io colgo l’attimo e lascio cadere il bicchiere. - Cazzo, stai attento! Quello si blocca, confuso. L’amico si fa sotto a sua volta, facendo la ruota come un tacchino a spese dell’amico: - Sì, stai attento Claudio: hai fatto cadere il bicchiere alla signora… Mi giro facendo una smorfia: - Oh, grazie tante per la “signora”! Lui rimane un attimo incerto, e il suo amico recupera: - Sei il solito, Max. Mi dispiace per il bicchiere, te ne compro un altro, va bene? Sorrido, ammansita: - Sei carino, grazie… E’ fatta. Claudio mi scorta al bancone mentre Max rimane indietro a cercare di calmare le ragazze inviperite. Mi faccio offrire un Black Russian bello forte (e costoso), e lui paga senza battere ciglio. Sorseggio, guardandolo di sottecchi mentre lui non sa cosa fare; poi gli porgo il calice. - Assaggia anche tu: costa parecchio, non voglio approfittarmi… Lui sorride, deliziato della mia considerazione. A volte non mi capacito di quanto possano essere imbecilli i maschi… Assaggia il cocktail, probabilmente molto più forte di quanto non fosse abituato, e mi regala un sorrso ebete prima di tossire: - Buonissimo… - Mi dispiace di averti separato dai tuoi amici… Torniamo da loro. Raggiungiamo gli ...
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