1. Tonica e ribes


    Data: 21/08/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: SinsSeven, Fonte: Annunci69

    ... lei e cominciai a muoverla disegnando degli otto dentro di lei. Non tralasciavo di succhiare il suo clitoride, diventato anche lui, oltre per grandezza, anche per colore, come un ribes.
    
    A quel punto sentii il nostro osservatore andare dietro di me, dove adesso io avevo in esposizione il mio culo, le mie palle e il mio cazzo che s’immergeva nella bocca di lei. Sentii la sua mano con due dita percorrermi la schiena dal centro, lungo la spina dorsale, scendendo tra le mie chiappe, passando per il mio ano, scendere poi alle palle e impugnandomi il cazzo. Mi stava segando, mentre la bocca di lei si occupava della mia cappella. Godevo.
    
    Sentii togliere la mano di lui. Lo sentii alzarsi e venire verso la mia testa. Continuavo a leccare.
    
    Le mani di lui si avvicinarono alla figa. Con entrambe allargò dolcemente le sue labbra per agevolarmi con la lingua. Poi con l'indice della sua mano cominciò a penetrare Ela, solo con la prima falange, facendolo roteare, uscire ed entrare. Io mi stavo dedicando al suo ribes. Ela godeva.
    
    Iniziò poi a penetrarla aggiungendo la prima falange del dito medio. Le due dita entravano e uscivano dalla figa che stava colando.
    
    Mi tolsi da sopra. Rimase sdraiata, andai davanti alle sue gambe aperte e iniziai a giocare anch’io con lui, nello stesso modo. La mia mano destra con indice e medio, e la mano sinistra di lui con le rispettive dita, entravano e uscivano dalla figa di Ela, era molto dilatata, ma non le stavamo facendo male, stava godendo, ...
    ... il suo mugolio era come un assolo di violino.
    
    Mi voltai e andai a prendere la bottiglietta di tonica che avevo bevuto prima.
    
    Lui tolse le dita ed iniziai a inserire il collo, poi la bottiglia raggiunse il suo diametro massimo e scivolò in lei, ne lasciai fuori due centimetri.
    
    Presi la mano di lui e gli indicai di masturbarla. Inizio a far uscire e entrare la bottiglietta da lei. Si vedevano attraverso il vetro i diversi colori del suo sesso, dal rosa chiaro a sempre più scuro, i tessuti allargarsi e seguire il moto della bottiglia. Adesso potevo dedicarmi alla sua bocca. La feci mettere di nuovo in ginocchio sul divano, con il viso rivolto allo schienale. Indicai a lui di sedersi sul tavolino, e continuare a penetrarla con la bottiglietta.
    
    Lui fece, era ormai talmente eccitato che faceva ciò che dicevo. La penetrava e si segava. Io feci il giro del divano. Feci poggiare il mento di lei suo bordo del poggia schiena, e cominciai a scoparla in bocca.
    
    Aveva uno sconosciuto dietro, che si prendeva cura della sua figa ed io che tenendola per i capelli godevo di lei, come sa fare con me, sempre. Avevo bisogno di venire. Non potevo più resistere, Ela era stata favolosa, aveva fatto tutto alla perfezione, mi stava facendo morire di piacere. Volevo, come ultimo spettacolo, prendere il suo culetto, davanti agli occhi di lui, facendola soffrire di piacere. Io ne avrei goduto.
    
    Tornai alle spalle di lei, gli feci togliere la bottiglietta e mi inzuppai per bene il cazzo ...