1. La festa di Ilaria


    Data: 21/06/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Falopa

    [Per il lettore: è la mia prima storia, puramente di fantasia, qualsiasi riferimento è puramente casuale. Spero di rientrare nei campi di utilizzo del sito e che troviate questa storia interessante. Quando raccontai di questa storia alla mia ragazza ci fu molto d’ispirazione per diversi giochini erotici.] Era il 14 gennaio di un paio d’anni fa. Facevamo il quinto anno di liceo linguistico ed era la fine delle feste per i diciotto anni. Ilaria, di un anno più piccola del resto della classe perché fece la primina, era l’ultima della nostra piccola famigliola scolastica a raggiungere l’obbiettivo della maggiore età e decise di fare una festa che ci saremmo ricordati a vita. Quella sera portava un abito nero spezzato, con una scollatura pronunciata sulla sua fantastica quinta di seno, una gonna stile tubino che le metteva in risalto le curve del fondoschiena e dei fianchi e un reggiseno di pizzo che si intravedeva dalla scollatura. Iniziammo con i soliti balli di gruppo con le solite canzoni spagnole da festa, un po’ di Gigi D’Ag, come andava di moda all’epoca e la solita cena a buffet con i soliti stuzzichini, la solita pizza e la solita birra (per altro servita con parsimonia come richiesto dalla festeggiata dopo diversi episodi di sbronze nei compleanni passati). Finita la cena a buffet, lo scarto dei regali, le foto con amici e parenti e poi tutti a casa, almeno così pensavamo io e altri due nostri amici… Mentre tutti si avvicinavano alle macchine, come stavamo facendo io, ...
    ... Simone e Matteo, Ilaria si avvicinò a noi e ci chiese se potessimo farle compagnia quella sera dal momento che sarebbe rimasta sola a casa (fin qui nulla di strano in quanto spesso ci fermavamo a dormire da lei poiché la madre, essendo infermiera, faceva spesso i turni di notte), allora montò in macchina con noi e andammo dritti verso casa sua. Arrivati alla sua villetta in una cittadina di campagna poco lontano dove ha festeggiato, come al solito ci sedemmo sul divano a dondolo a fumare, nonostante il freddo. Pochi minuti dopo Ilaria ci chiama dalla finestra dicendoci di entrare per bere qualcosa in onore degli appena compiuti diciotto anni, allora andammo dentro. Una volta in salotto, urlando dall’altra stanza, ci disse di cominciare a sederci sul divano mentre preparava le bottiglie. Poi entrò nel salotto, con ancora il vestito indosso e un vassoio con dei bicchieri vuoti, una bottiglia della grappa fatta in casa da un suo parente e tre scatole di preservativi. Noi eravamo impietriti, non sapevamo come reagire, eravamo sempre abituati alla piccola, timida e sempliciotta Ilaria che non avrebbe mai pensato neanche lontanamente a presentarsi ai suoi amici d’infanzia con dei profilattici. Nel mentre cercavamo di metabolizzare cosa stesse succedendo e lei si era chinata, si era levata le mutandine da sotto la gonna e ce la tirò addosso. Dopodiché, avendo visto le nostre facce allibite, si avvicinò a Matteo, che era al centro del divano, tra me e Simone. Allargò le gambe e si ...
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