MIRIAM E I DUE RAPPRESENTANTI - Racconti Erotici

MIRIAM E I DUE RAPPRESENTANTI

... società di grandi impianti di aerazione”;Lui: ”Ah, capito! Beh, ci scusi signora, non ci siamo ancora presentati, io sono Raffele, lui è Giuseppe”.Giusto per chiarire, Raffaele è il moro, Giuseppe è il biondino.Miriam: “Io mi chiamo Miriam, piacere. Se non vi dà fastidio, diamoci del tu, non chiamatemi signora, altrimenti, mi fate sembrare più vecchia di quello che sono, e poi credo siamo coetanei, forse voi qualche anno in meno a me”, e sorride.Giuseppe, sorridendo, risponde: “Io ne ho 27, lui 25”.Miriam: “Infatti, avevo ragione, ho qualche anno più di voi, ne ho 31”, e tutti sorridono.Nel frattempo, il caffè è pronto e Miriam subito va a prenderlo e lo porta in soggiorno, per versarlo ai due rappresentanti, che le fanno i complimenti per quanto è buono e che difficilmente, capita loro di bere un buon caffè come quello. Il caffè era buono, ma niente di speciale, i due forse cominciavano a provarci.Intanto, la discussione sul prodotto va a rilento, e tra una chiacchiera e un’altra, i due guardano dalle parti del seno di Miriam. Come detto prima, era senza reggiseno, e le sue mammelle (cariche di latte) erano gonfie e poi i capezzoli erano turgidi e la maglietta (un po' stretta) li faceva notare.Miriam si accorge dei loro sguardi, un’altra donna (forse), si sarebbe alzata con una scusa e sarebbe andata a sistemarsi, quantomeno sarebbe andata a mettere un reggiseno, invece, lei, per niente infastidita, anzi, del tutto compiaciuta, continua a conversare con loro, e data la sua ...

... eccitazione, non fece altro che cominciare a muoversi col corpo e ad ammiccare i due con sguardi a dir poco bollenti. Ad un certo punto, i due si guardano per qualche secondo in faccia, e sorridono, a quel punto, Giuseppe, si alza dal divano e si avvicina a Miriam, e dice: ”Miriam, io e Raffaele vorremo farti vedere altri prodotti, che sicuramente saranno più interessanti”;Miriam, facendo finta di non capire:” Ah, davvero? Beh allora mostratemeli”;Subito Giuseppe, si abbassa pantaloni e mutande, mostrandole un cazzo già bello grosso, seppur ancora non in piena erezione e subito, Miriam, facendo la parte della reticente (le piace essere costretta al sesso): “Oddio! Ma che fai? Ma sei matto? Ma che volete fare?”, poco dopo, Giuseppe, con fare deciso in forte dialetto laziale: “Eh daje, nun fa la timida, succhiame er cazzo, zoccola de merda!”, la prende dietro al collo e la spinge verso il suo ventre. Miriam, prova a fare resistenza (ma era solo una finzione, lei li voleva eccome), e si fa infilare il cazzo in bocca e lei comincia a lavorarlo con tanta passione, e lo sente indurirsi tra le sue labbra e con Giuseppe, che le tiene la testa e dice: “Hai visto che te piace? E tè facevi pure pregà, sei nà zoccola come tutte le altre!”. A quel punto anche Raffaele, si avvicina col cazzo già duro, e glielo mette nella mano libera, con Miriam che comincia a segarlo, mentre spompinava Giuseppe.Quindi Raffaele con fare deciso, prende Miriam per la testa, la gira a sé e dice: “Daje, succhia ...