MIRIAM E I DUE RAPPRESENTANTI - Racconti Erotici

MIRIAM E I DUE RAPPRESENTANTI

... pure er mio, mignotta!” e Miriam, stavolta senza opporre resistenza, comincia a succhiare anche il cazzo di Raffaele. La situazione va avanti per circa 15 minuti, con Miriam, che in alternanza succhiava le due verghe.All’improvviso però, il bambino si sveglia e comincia a piangere, Miriam non può fare altro che lasciare quei due e dirigersi in camera da letto. Lei prende il piccolo per farlo calmare, i due la seguono, e Raffaele dice: “Daje fallo stà zitto, che non abbiamo finito”, lei: “Oh, ma che voi? Dateme er tempo, n’po' dè pazienza, che s’addormenta subito”, ed infatti, poco dopo il piccolo si addormenta di nuovo, e lo ripone nella culla. Giuseppe e Raffaele erano ormai completamente nudi, Miriam dice di ritornare in soggiorno, ma loro, da gran porci, la vogliono scopare lì, in camera da letto, davanti ad una foto del suo matrimonio e accanto alla culla. Così la prendono e la spingono sul letto, a pancia in su, Giuseppe, subito si mette in ginocchio accanto alla sua faccia e le piazza il cazzo in bocca, mentre, Raffaele, strappa la maglietta facendo uscire di fuori le tettone che comincia a leccare avidamente, poi, le alza la gonna fino in vita e scopre la sua figa semi depilata ed esclama: “Guarda stà mignotta, sta senza reggiseno e mutande, e voleva fa pure la preziosa, mo’ te famo divertì noi!”, e comincia a leccarle la figa, in modo imperturbabile, senza tregua, e oltre alla figa, poi comincia a leccarle le cosce, fino ad arrivare ai piedi, leccandoglieli e ...

... succhiando le dita, e poi ha prende i suoi piedini e li stringe al cazzo facendosi fare una breve sega. Poi, Raffaele, punta la cappella verso la figa e comincia a penetrarla, e una volta dentro, prende le gambe di lei, intorcinandole ai suoi fianchi e poi comincia a scoparla, spingendo il suo cazzo fino in fondo e dando colpi forti e decisi. Dopo un po', Giuseppe, si sdraia al posto di Miriam, che a sua volta si mette su di lui cavalcandolo e facendosi impalare in figa, mentre, Raffaele, si mette in piedi, sul letto, facendosi fare un pompino, dalla ubbidiente mammina, poi non contento, si mette dietro di lei, la fa chinare in avanti e la blocca, a quel punto, prende il cazzo e punta dritto al culo. In quel momento, Miriam si trova un cazzo in figa e uno in culo, a stento riesce a trattenere, il piacere di gemere, aveva sempre paura che il figlio tornasse a svegliarsi, sul più bello. Giuseppe e Raffaele, sono due veri stalloni, e spingono in quei buchi in modo duro e profondo, quasi vogliono farci entrare anche le palle, ma anche loro hanno un limite, e poco dopo, mettono Miriam, seduta in mezzo al letto, con lei che apre la bocca e tira fuori la lingua, perché ha già capito, mentre loro, in piedi, si masturbano il cazzo davanti alla sua faccia, e poco dopo la schizzano dappertutto, capelli, viso e tette. Miriam, mostra piacere in tutto ciò, cercando con la lingua, lo sperma che scorre sulla faccia, e Giuseppe che dice: “Ahò! Ammazza quanno sei zoccola, ma tu marito lo sa che sei nà ...