La crociera
Data: 26/06/2019,
Categorie:
Etero
Autore: aragorn66
RACCONTO DI FANTASIA
“Vado a fare il bagno” e cosi dicendo, appoggiò il settimanale per donne sul lettino, si tolse gli occhiali da sole e si alzò.
Indossava un costume alla brasiliana che metteva in risalto un bel culo sodo. Si avviò verso la piscina attirando gli sguardi degli uomini, e si tuffò. Guardai il marito e mi chiesi come potesse un tipo del genere bombarsi una figa cosi.
Andavo spesso in crociera, rigorosamente da solo, trovavo sempre donne da scopare, il più delle volte erano in coppia con un’amica, rare volte donne sole, ma Giovanna era diversa, aveva un uomo con se ed era impossibile pensare di provarci, figurarsi riuscire a scoparsela.
Era quasi sera, ritornai in cabina e mi misi sotto la doccia, non riuscivo a pensare ad altro che a lei ed al fatto che probabilmente mi stavo rovinando la crociera, mi vestii e andai a cena, mangiai poco e decisi che quella sera l’avrei passata al tavolo da poker.
Ero seduto ad un angolo del tavolo, avevo l’ingresso del casinò frontale e ad un tratto entrò sotto braccio al marito, indossava una minigonna nera con camicetta bordò, si era fatta una treccia ai capelli che gli arrivava all’altezza del culo, era più figa vestita che in costume.
Si avviarono verso le slot, rimasero li una decina di minuti, poi si avvicinarono al tavolo da poker e lui si sedette all’altro angolo, proprio di fronte a me, lei era in piedi alle sue spalle.
Cercava di nascondere il proprio disappunto sorridendo al marito ogni volte ...
... che questi vinceva una mano, poi disse qualcosa al marito e si allontanò. Si sedette al bar ed ordinò qualcosa. Era la mia occasione pensai, o la va o la spacca, lasciai il tavolo e mi diressi verso il bar, mi avvinai a lei, facendo in modo di restare nascosto alla vista del marito e attaccai bottone:
Io: “Non le piace il poker?”
Lei: ”Non conosco le regole, e fare da spettatrice non mi va, ma questa è la serata di mio marito e mi tocca”
Io: “decidete una serata a testa?”
Lei: “ se l’avessi saputo che voleva giocare a poker, sarei rimasta in camera”
Io: “le posso offrire da bere?”
Si girò verso il marito, lo guardò per qualche secondo e rispose: “quello che prende lei”
Ordinai due vodka alla pesca, parlammo del più e del meno, aveva 31 anni, Giovanna, insegnante alle medie, appassionata di scacchi, fù quella l’occasione per riportare il discorso sul poker.
Io: “ se vuole posso darle qualche lezione di poker, scacchi e poker hanno delle attinenze, si tratta sempre di strategia”
Giovanna: “in che senso hanno delle attinenze?”
Io: “far credere all’avversario di voler fare una cosa quando in realtà si vuol fare altro”
Giovanna: “interessante!!”
A quel punto decisi di giocarmi la mia carta
Io: ”c’è solo una piccola differenza, gli scacchi hanno un inizio ed una fine, il poker invece, ogni mano è un inizio ed una fine ed in ogni mano c’è in palio qualcosa”
Giovanna: “e cosa si mette in palio?”
Io: “bhe….non mi va di spillarle dei soldi” ...