EMMA > STORIE: NEL MARE AZZURRO E CRISTALLINO...
Data: 26/06/2019,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Emmaus50
... quasi si spegne......cristo, se devi proprio morire, muori almeno baciandomi ancora una volta! Una sola, unica, ultima volta......come stai? ti chiedo con un sorriso che vorrei indifferente......bene, rispondi con la voce che ti si è fatta bassa, lenta, roca.è forse un sorriso quella smorfia che ti deturpa la bocca?Cerco di sorriderti anch�io.�ma non è vero! Non è assolutamente vero che tu stia bene e nemmeno forse un po� meglio.E poi scor�go il dolore nei tuoi occhi e mi sento male.�ma spero che finisca presto, aggiungi con la tua voce che si spegne in un rantolo quasi inudibile....No, ti prego, non dirlo! Lo sai quanto male mi fa sentirti dire queste cose orrende......ma lo spero anch'io......lo spero per te, per questo tuo tormento......ma non credere che io potrò star meglio, brutto pezzo d'idiota!***25 anni fa, una limpida mattina, in una casetta bianca su di un'isoletta sperduta nell'azzurro cri�stal�lino e trasparente del mare Egeo... che languido abbandono!Guardo Alessandro, sprofondato nel sonno e non posso fare a meno di pensare che lui certamente ama me! Questo è sicuro e di questo io sono assolutamente sicura.Inviandogli un bacio con la mano, vado in bagno, sfilo la leggera camicia da notte e siedo sul water; faccio la pipì; ne faccio un sacco da quando sono incinta... e non so perché questo pensiero mi fa ridere. Sempre.Mi lavo, a lungo e lentamente, con calma. Qui non c'è nessuno che mi dà fretta.Completamente nuda, vado ...
... nella piccola cucina della casetta bianca, appena fuori del borgo, come arroccata su una piccola altura che fronteggia questo meraviglioso mare trasparente e cristallino, che abbiamo preso in fitto da un pescatore per questa nostra "luna di miele".Ho fame... abbiamo fame! Ormai, da un po' di tempo a questa parte, abbiamo sempre fame, lei ed io... la mia pancia ed io!Mi preparo la colazione che consumo seduta ad una sedia del piccolo tavolo di legno verniciato di bianco e mentre mangio cerco di prendere, pian piano, possesso di questa mia nuova realtà: questa è come se fosse la mia casa, dove vivo da sola con mio marito... e mia figlia. Come suonano dolci alle mie orecchie queste parole: la mia casa, mio marito, mia figlia!Non mi sento né spaventata, né angosciata, di fronte all'enorme carico di responsabilità che mi sono tirata addosso: di donna di casa, di moglie, di madre; anche se ho solo 18 anni. Così come non ho avuto alcuna esitazione quando ho deciso di mandare tutto a quel paese e seguire la mia strada... difficile, nebulosa, in salita e forse irta di difficoltà, ma è la �mia� strada; anche se non ho ancora 18 anni quando l�ho intrapresa.Ho finito di mangiare, raccatto la mia pancia e, sostenendola con le mani, torno in camera da let�to; Alessandro continua a dormire tranquillo.Ma come diavolo fa, mi chiedo, a dormire così, quando lì fuori c'è una giornata radiosa come questa? Una natura invitante come questa? Un mare trasparente e cristallino come ...