1. anestesia


    Data: 27/06/2019, Categorie: Masturbazione Tabù Autore: laser73, Fonte: xHamster

    ... mancherebbero, guarda qua che arnese” Alludeva alle dimensioni del mio arnese che ormai era arrivato alla massima erezione possibile. “Però Lucia, – aggiunse la zia premurosa – già che lo possiamo osservare da vicino, conviene vedere se anche la funzionalità del suo prepuzio è buona, cioè Lucia, …voglio dire (evidentemente mia madre aveva fatto la faccia di una che non capisce) …voglio dire, vediamo se gli si scappella bene, sai a molti ragazzi rimane il frenulo un po’ corto e allora bisogna operarli.” “Ma no - rispose mia madre - ricordo che quando era ancora un bambino tutte le volte che gli facevo il bagno glielo scappellavo io, e spesso …gli veniva duro, ah…certo lui non se ne rendeva neppure conto ma, aveva un pistolino tutto scappellato e molto duro, niente da dire.” “Beh, ma già che ci siamo, è meglio controllare, no ? – insisteva mia zia, evidentemente vogliosa di verificare con le sue mani, la funzionalità della mia giovanile cappella – vediamo… scusa, fammi controllare” E sentii una mano che mi afferrava il pene a metà, e che aiutandosi con il pollice che scorreva sulla mia cappella, tirava in giù la pelle, poi di nuovo in su, fino a richiuderlo tutto, poi ancora in giù… una sega divina. Ero allo spasimo, ma resistevo nel dimostrarmi ancora anestetizzato e, per quanto possibile, indifferente.“Ma, Marta, - disse mia madre – così gli stai facendo … gli stai facendo proprio una sega, se insisti lo farai venire”. “Beh, non gli farà male, anzi magari gli scarica un ...
    ... po’ la tensione”. Mia zia ormai eccitata si era lanciata in una sega mondiale, e voleva portare a termine il lavoro. Io, pur simulando il sonno più profondo, iniziai a mugolare leggermente.Sentii altre mani, evidentemente quelle di mia madre, che iniziavano ad accarezzarmi i piedi nudi e le gambe, le cosce, su fino alle palle, rinnovando quelle delicate palpatine di poco prima, la zia insisteva nella sega con frequenza aumentata e mia madre che mi accarezzava le palle… che situazione incredibile, ma era a dir poco divina, aumentavo progressivamente il respiro e il cuore mi batteva forte. In poco tempo arrivai al culmine dell’orgasmo e, anche se non potevo vedere nulla tenendo sempre gli occhi ermeticamente chiusi, detti fuori tre, quattro fiotti di sborra, fortissimi, tanto che uno degli spruzzi lo sentii arrivare addirittura su un piede. “Beh, si è liberato, poverino, ora magari quando si sveglia starà meglio”. Mia zia era fiera della buona azione compiuta, e anche mia madre non sembrò che avesse nulla da ridire, dicendo solo “Sei sicura che non gli avrà fatto male, beh sì, magari sarà più rilassato, del resto alla sua età è normale che ci si debba sfogare, …spesso”.Sentii che mi ripulivano con dei fazzolettini umidi, per prima la cappella mentre tenevano l'asta del mio cazzo ferma con l'altra mano, poi la pancia, evidentemente piena di sperma, poi le gambe, qualche goccia anche sul lenzuolo, infine …il piede imbrattato. Poi, dopo ancora qualche carezza sul mio pisello ormai ...