1. Sono la persona che rimugini


    Data: 28/06/2019, Categorie: Lesbo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... e lasciano tracce, ma non permettono di tornare indietro? In quel modo con le prime mestruazioni Cinzia ricordava perfettamente il giorno in cui era tornata a casa dalla messa domenicale, dove un capogiro alla testa la costrinse a fermarsi un momento, lei ancora frastornata e intontita riprese lentamente a camminare con uno strano calore che le proveniva prima dal petto, poi spargendosi in modo diffuso per tutto il corpo. Quel malessere passò in fretta tanto che non ci fece più caso, finché non andò in bagno e vide una macchia scura sulle sue mutandine. In quella precisa circostanza, con un poco di spavento, era diventata repentinamente signorina a tutti gli effetti, rimasero tutti felici, anche lei, giacché era così che si entrava di diritto nella comunità delle donne, perché adesso tutto sarebbe stato differente, inedito e originale. In questo momento, dato che ogni mese veniva confermato appieno il suo essere donna dal rito degli assorbenti, poiché adesso poteva anche truccarsi gli occhi e uscire con la borsetta sotto braccio. Tutta la sua vita si stava allineando, disponendosi in maniera tale facendo in modo che lei potesse diventare madre e chiudere il cerchio per il quale ogni femmina viene al mondo: la procreazione, vale a dire la continuazione naturale della specie e della razza.In aggiunta a ciò fra le compagne al presente tutto era cambiato, finché lei non era a ragion veduta sviluppata si sentiva fuori dal gruppo se si dialogava d�assorbenti, mentre adesso era ...
    ... tutto diverso poiché era nel pieno diritto, per il fatto che poteva intervenire partecipando in merito a ogni discussione, centrando quella prima fase, quel primo passaggio, dal momento che Cinzia adesso &egrave diventata donna. Giammai lei ebbe il dubbio d�esserlo, anche quando Brunilde sua compagna di banco tempo addietro le lasciava in modo indolente la mano sulla coscia per tutta l�ora della lezione, perché quelle mani infatti si muovevano leggerissime, i polpastrelli sembravano che cercassero ogni poro della pelle tanto si soffermavano opportunamente sul suo calore, talvolta si portava le dita al naso e poi le diceva ridendo:�Che buon odore che hai, mi fai sragionare, mi piaci tanto�.Cinzia rispondeva in maniera imbarazzata e impacciata, dato che non lo sentiva, semmai poteva essere il profumo di Paco Rabanne rubato a suo padre di nascosto, perché lei aborriva i profumi da donna. Brunilde con l�aria spavalda e temeraria scendeva con la mano più giù fino ad arrivare fra le cosce pressandogliele con gusto, mentre Cinzia ignara e sprovveduta le schiudeva leggermente cercando di capire che cosa volesse ottenere. Allora lo sentiva forte il suo profumo, giacché ancora oggi riusciva a riconoscerlo ogni volta che si sentiva eccitata. Era proprio da quella sfumatura del suo odore che capiva subito se un uomo le potesse andare a genio, se il suo corpo lo stava desiderando, in quanto lo capiva prima dall�odore che dai suoi pensieri, perché adesso le veniva in mente Brunilde, involata e ...