1. Sono la persona che rimugini


    Data: 28/06/2019, Categorie: Lesbo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... un corpo femminile, che cos�era adesso quel dubbio e quell�indecisione che la pervadeva molestandola e scompigliandola?Provò istantaneamente a immaginare di fare l�amore con una donna, però nulla le stuzzicava adeguatamente la fantasia, nessuna curiosità, semmai un fastidio e una seccatura al pensiero di toccare altri seni che non fossero i suoi, giocando con i capezzoli larghi e scuri grandi come ciliegie, in ultimo trattenerli in bocca per succhiarli con delicatezza. Ascoltare i gemiti di piacere, la voce acuta, non rauca, un sospiro simile al suo, il sapore della pelle dolce di femmina. Sognò ancora d�esplorare quel corpo abbronzato, liscio e morbido, mentre la sua lingua percorreva il ventre contratto fino ai peli del monte di Venere, appoggiò il naso al clitoride, per il fatto che l�odore che emanava era talmente forte da stordirla, continuò sennonché ad affondare il viso fra le cosce sode, quel corpo iniziò a danzare, perché si sollevava e s�accasciava accogliendola e scansandola in un ritmo frenetico, la lasciava placidamente entrare dentro e poi s�allontanava da lei continuando in un richiamo incalzante. Cinzia senza spostare il viso si mosse e le fu di sopra, i due corpi si mossero allo stesso modo come le loro lingue che cercavano le fenditure in cui tuffarsi, lei si sentì bere, risucchiare in una bocca larga dalle ...
    ... labbra colorate di rossetto che le restava sulla pelle.Quella bocca aveva gli artigli, i denti grandi e bianchi che le mangiavano la carne mordendola fino a farla sanguinare, fu precisamente in quel momento che un calore forte vestì il suo corpo avvolgendola fino a farle perdere il controllo. Iniziò a spingere con la fica su quella bocca, spingeva e succhiava come se fosse una sola cosa, leccava fluidi densi e biancastri, mentre i suoi erano leccati, risucchiati e ingoiati, c�era la sua voce, il tono netto del suo godere le usciva dalla gola e c�era un�altra gola che aveva lo stesso identico timbro che le penetrava le orecchie. Poi le mani delicate, con le unghie appena sopra i polpastrelli che seviziavano altre labbra, le separavano nel tirarle, divaricavano il buco per immergersi in un godere all�unisono che fu perdita di buio e di coscienza.Cinzia seduta al suo tavolo respirava attualmente con affanno. Che cos�era realmente stato? Un sogno? Un�allucinazione? Una visione? Un coinvolgimento totale che non sapeva discolpare né poteva giustificare.Lei al presente era assai gioiosa, raggiante e da sola, dal momento che non si stava toccando, lei stava solamente vergando, stava schiettamente componendo in maniera accurata, quello che desiderava ottenere efficacemente dal profondo della sua naturale indole.{Idraulico anno 1999} 
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