1. La storia di G


    Data: 30/06/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: master K, Fonte: RaccontiMilu

    La storia di G- IQualcuno una volta ha detto che la vita &egrave un susseguirsi di cicli ecircostanze, che in pratica, prima o poi, dobbiamo sempre fare iconti con il nostro passato. Questo &egrave quello che mi &egrave successo.La prima volta che l'ho vista avevo all'incirca 6 anni. Eravamo duebambini che giocavano sulla spiaggia, e ci siamo conosciuti giocandocon formine e secchielli. Le nostre famiglie si conobbero in quellaoccasione. Ci si incontrava tutte le estati al mare e, proveniendoentrambe dalla stessa città, qualche volta anche in inverno, magariper i nostri reciproci compleanni. In pratica siamo cresciuti quasiinsieme e sicuramente l'estate la si passava a giocare o ad andare inbici lungo i viali della cittadina balneare. Crescemmo insieme,additati spesso come due fidanzatini, ed io, forse per gioco o forseno, cominciai a farmi l'idea che forse era davvero la mia fidanzatina.Passarono gli anni, la nostra affettuosa amicizia cominciava ascontrarsi con l'avanzare della pubertà che imprimeva nei nostrianimi, qualcosa di nuovo e sconosciuto. Lei cominciò a farsi piùcivettuola mentre io, dato che siamo coetanei, non capivo a fondoquesta sua trasformazione. Per me lei era la mia fidanzatina, nelsenso più puro ed ingenuo che un ragazzo di 13 anni in quel tempo(eravamo agli inizi degli anni 70) poteva pensare. certo la miaprovenienza da una famiglia con solide radici cattoliche, sicuramentenon aveva contribuito a farmi consapevole di quello che succede airagazzi ...
    ... che diventano uomini. Difatti un pomeriggio di quella estatearrivò a trovarmi un mio cugino di due anni più grande.L'arrivo di mio cugino fu un fulmine a ciel sereno su tutti i mieisogni. Lui, essendo più grande di noi, catturò immediatamentel'attenzione di G. Io inizialmente non mi resi conto di cosa stavasuccedendo, fino a quando, un pomeriggio piovoso, sparironod'improvviso dalla circolazione. Quando si ripresentarono, qualche orapiù tardi, capii tutto. E' stato uno dei momenti più brutti della miavita. Tutto quello che avevo sognato di essere e fare con G, eracrollato in un istante. Ne rimasi talmente traumatizzato che mi famale a riparlarne ancora adesso. Ero furibondo con lei, non con miocugino. Era lei che aveva tradito la mia fiducia, era lei che avevadistrutto i miei sogni. Fu lì che giurai a me stesso che prima o poigliela avrei fatta pagare.Da quel giorno cercai di non vederla, di evitarla in tutti i modi.Anche lei d'altronde capì di aver rotto qualcosa, ma non fece nullaper cercare perlomeno di riavvicinarmi. Al quel tempo, probabilmente,per lei ero solo un ragazzino melanconico e senza attrattive. Anche imiei capirono cosa era successo, ma non mi chiesero nulla. Furonodiscreti al punto tale da diradare anche loro gli incontri con igenitori di G, per evitare di farmela incontare. Finì l'estate,rientrammo in città, e mio padre trovò novità in ufficio. C'era lapossibilità di trasferirsi nel suo paese d'origine (la cittadina doveandavamo al mare) e lui la prese al ...
«123»