1. La storia di G


    Data: 30/06/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: master K

    ... volo.Cominciò per me una nuova vita. Le amicizie con i ragazzi del luogo,potevano durare tutto l'anno, adesso. Fu un toccasana per il miomorale. Qui al mare ero pur sempre il ragazzo della grande città equesto (almeno in quei tempi) aveva un certo ascendente sulleragazzine del luogo. Il ricordo di G, cominciava finalmente adaffievolirsi.Passarono circa tre anni. Non avevo più visto n&egrave sentito G. Nelfrattempo avevo avuto già qualche flirt ed il mio primo rapportosessuale con un amica di mia madre. Non per vantarmi ma ero proprio unbel ragazzino. Avevo iniziato a fare sport agonistico, ero cresciutoin altezza, avevo acquisito, anche grazie alle esperienze con l'amicadi mamma, quel modo di fare un po' da figlio di puttana che piacetanto alle donne. Un giorno, poco prima di Natale, ricevemmo unatelefonata dai genitori di G. Devo premettere, per capire alcuni deipassaggi successivi, che la mamma di G aveva, ed ha, una vera passionenei miei confronti. Non si &egrave mai rassegnata al fatto che io non abbiasposato la figlia (forse per avermi più vicino, eheheh). Comunque dopola telefonata, mia madre annunciò che la famiglia di G, sarebbepassata a trovarci il 26 dicembre. La notizia non mi turbò più ditanto. Sapevo che avrei retto il confronto di G. Ero psicologicamentemolto più forte di qualche anno prima.Fu così che il giorno stabilito G e famiglia suonarono alla nostraporta. La vidi entrare e, nonostante mi fossi preparato, ebbiugualmente un tuffo al cuore. Era cresciuta ...
    ... anche lei. Non altissimama era veramente una bella ragazzina di 16 anni. Bionda, occhiazzurri, un bel seno tondo che spingeva da sotto la sua maglietta, edun gran bel sederino. Mi guardò dritto negli occhi. Forse si aspettavache reagissi come tre anni prima, diventando rosso e fuggendo.Invece no, fui magnifico. Ressi il suo sguardo fino in fondo. Lei capìche ero cambiato. Molto di più di quanto si aspettasse.Era lì di fronte a me. Era ora di pranzo e ci mettemmo a tavola. Pertutta la durata ci guardammo e studiammo come due pugili prima di uncombattimento. Anche durante gli immancabili giochi di cartesuccessivi al pranzo restammo in guardia entrambi. Alla fine delpomeriggio, mentre tutti gli altri continuavano a giocare, mi alzaicon una scusa e me ne andai in camera. Passarono pochi minuti e lei miraggiunse. Sapevo che sarebbe venuta. La stavo aspettando allungatosul letto ed ascoltando musica. Lei entrò, si sedette in fondo alletto ed iniziò a parlarmi. Mi disse che mi trovava cambiato, che siera fidanzata, che aveva nuove amicizie, tentava in pratica diattirare la mia attenzione. Io invece rimasi piuttosto distratto edistaccato. Si rese conto che non l'avrebbe spuntata con le soleparole. Si alzò, chiuse la porta, si avvicinò a me sollevandosi lamaglietta di lana e sollevando poi il reggipetto. Le vidi il seno perla prima volta. Bianco, tondo, bello, con due aureole rosate e duecapezzoli dritti che puntavano verso di me. Mi prese le mani e meappoggiò sui suoi due seni, erano ...