Cronache di una scopata
Data: 30/06/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: BlackB
... mia piena attenzione – io vado a letto… - disse sorridendo e stiracchiandosi – se a te va di approfondire la questione, mi trovi lì. Detto questo, senza aspettare una mia risposta, chiuse la porta. Devo essere sincero, non sono sicuro di quanto tempo sia stato lì a pensarci su. La testa mi si svuotò da qualsiasi pensiero per qualche minuto, prima di metabolizzare quella proposta. Poi quasi volesse recuperare il tempo perso il mio cervello stilò mille scenari possibili con altrettante domande. La tentazione di seguirlo e scoprirlo era forte, ma cosa si sarebbe potuto aspettare da me? Mi avrebbe chiesto di contraccambiare qualche favore? Ma soprattutto… mi sarebbe dispiaciuto? Quel bastardo non aveva detto un bel niente, come sempre, fa le cose come capitano. Sospirai e mi accarezzai il cazzo da sopra i vestiti. “Posso sempre farmi una sega…” pensai e subito dopo “certo non sarà mai come il pompino dell’ultima volta.” Più ci pensavo più capivo che stavo solo cercando scuse per raggiungere il mio coinquilino e alla fine cedetti alla voglia. Entrai nella stanza e lo trovai steso a letto con solo i pantaloni a coprirlo. Non mi guardò e fu più semplice avvicinarsi. La sua attenzione era rivolta al telefono, ma appena raggiunsi il bordo del letto si spostò sul mio viso. - Ah bene, ne avevo proprio voglia… - disse semplicemente, sempre col solito sorriso che tanto mi faceva incazzare. Lasciò il telefono sul comodino – sei così rigido con tutte o solo con quelle che ti piacciono ...
... particolarmente? – disse inginocchiandosi sul materasso. Non capii se si stesse riferendo anche a se stesso come donna o era solo un altro modo per prendermi in giro, ma questo mi fece perdere altro tempo lì impalato come un cretino. - Marco rilassati – disse avvicinandosi - Ma io sono tranquillo – provai in modo poco credibile. Andrea smise di ridere e provò ad accarezzarmi l’inguine da sopra i pantaloni. - Speravo ci fosse anche qui qualcosa di rigido – disse ridendo ancora, ma questa volta con un tono più basso… possibile che… avesse voglia del mio cazzo? – dobbiamo rimediare – continuò. Mi diedi dello stupido subito dopo aver formato quel pensiero, era ovvio che lo volesse, come io desideravo scopare una qualsiasi ragazza… solo… non avevo mai pensato che Andrea sarebbe potuto essere attratto da me. Uscì il mio membro e il proprio segando ognuno con una mano diversa. Non era male, muoveva la mano in una stretta quasi perfetta e in poco tempo lo sentii irrigidirsi. All’improvviso si allontanò e mi accorsi di aver tenuto gli occhi chiusi, lo vidi spogliarsi, di quel poco che ancora lo copriva e lo imitai. Riprese in mano il mio cazzo e si avvicinò ancora, ora in piedi davanti a me. Mi guardò e in imbarazzo spostai il viso in direzione della sua mano. Riprese a segarmi, con i nostri petti che quasi si toccavano. Allungai la mano e presi tra le dita il suo cazzo, come gli avevo visto fare la prima volta. Era strano toccare qualcosa di non mio. Provai a segarlo, ma istintivamente ...