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La dottoressa
Data: 02/07/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: vrgringo
... che non c'era nessun altro cliente da servire per fare una visita visto che avevo superato l'influenza da poco e potevano esserci strascichi. Accettai di buon grado, mi fese sedere sul lettino da visita e mi fece levare la maglia per scoprire il petto. Come l'altra volta mi ascoltò sulla schiena e sul petto. Mi fece poi sdraiare di schiena e mi toccò tutto il petto, tastando alla ricerca di dolori nascosti, che trovò spingendo con le dita nella zona sotto le costole, vicino alla cinta dei pantaloni. Mi chiese allora di abbassarli per poter controllare meglio. Rimasi con solo gli slip ma lei, padrona del mestiere, sembrava non farci caso mentre io mi stavo eccitando alla situazione. Mi tastò ancora e disse che forse avevo un principio d'ernia ma era presto per dirlo, occorrevano ulteriori controlli. Ma se volevo togliermi il dubbio, dovevo farmi controllare la zona inguinale. Accettai, senza sapere cosa volesse fare. Di scatto mi abbassò gli slip mettendomi a nudo, con il mio uccello quasi in eccitazione che svettava orgoglioso. Mi vergognavo ma lei sembrava non farci caso, anzi mi rassicurò di stare tranquillo perché mi conosceva da quando ero piccolo. Mi fece comunque i complimenti per essere cresciuto così bene. Mi toccò allora con la mano destra l'inguine destro, sfiorandomi anche le palle, mentre la sinistra me l'aveva appoggiata sulla pancia, proprio sui peli pubici. Il mio pene continuava ad ingrossarsi e ...
... talvolta veniva a contatto con la sua mano. Mi stavo eccitando da morire, ma tutto d'un tratto mi disse di rivestirmi perché non avevo nulla e la visita era finita. E io che stavo già fantasticando chissà quali atti d'amore, quali gesti e posizioni potevo proporre. Quella sera rimase per molto tempo nei miei pensieri, mi masturbavo spesso pensando a quei momenti e a cosa avrei potuto fare. Nella mia scuola girava addirittura una voce che diceva che la mia dott se la faceva con uno studente della mia età e io, spaventato, pensavo si parlasse di me. Infatti non entravo a far parte di quelle discussioni che mi avrebbero tradito nelle aspettative. Qualche tempo dopo, al rientro di una partita d'allenamento con Giovanni, un mio compagno di squadra, mi chiese di accompagnarlo dalla dott per farsi fare una ricetta per sua madre. Accettai contento di rincontrare la dott che era stata nelle mie fantasie nelle ultime settimane. Anche quella sera eravamo ultimi nella fila e toccò a noi verso le 20:30. La dottoressa mi ricevette contenta ma cambiò espressione quando vide entrare con me il mio amico. Gli chiese sgarbatamente cosa voleva e lui gli rispose che era venuto per la ricetta della madre, che compilò velocemente. Ma Giovanni non era venuto lì solo per la ricetta. Li sentivo confabulare a quattrocchi con toni molto accesi, ma non capivo il senso del contendere. Infine la dott disse a voce alta che c'ero anch'io e non era il ...