1. Daniele e il mandingo


    Data: 02/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: singlebsx58roma, Fonte: Annunci69

    Mancava un minuto alla partenza dell’autobus. Daniele allungò il passo, non voleva perderlo. Dopo poco era a bordo. Quindici secondi dopo il bus partì. Come al solito era pieno. Per la maggior parte erano viaggiatori stranieri, in maggioranza extracomunitari dal Sud America, dall’Africa, dall’Est Europa residenti nella periferia estrema. Ma prima di arrivarvi l’autobus attraversava la media periferia dove risiedevano la maggior parte degli Italiani che erano a bordo.
    
    Daniele ebbe un moto di stizza. Così pieno all’inverosimile non lo aveva mai trovato. La rabbia di dover viaggiare compresso tra altri corpi lo fece diventare di ghiaccio. Ma non voleva perderlo. Doveva vedersi con la sua Sonia e perdere quel bus significava stare almeno una mezz’ora di meno insieme.
    
    Riuscì a trovare un posto vicino all’angolo posteriore destro, stretto tra altri viaggiatori.
    
    La partenza brusca lo fece sbattere addosso al passeggero dietro di sè.
    
    Si girò per chiedere scusa ed incrociò due biglie di ebano incastonate in due gherigli di mandorle bianco latte. Le due mandorle erano contornate in alto da due eleganti sopracciglia, folte ma non spesse, da cui si estendeva un’ampia fronte la quale a sua volta confinava con una corta, nera riccioluta, capigliatura. Aveva orecchie piccole e dritte, mascelle forti, collo leggermente lungo e robusto. I lineamenti erano duri ma al contempo dolci e gentili. Anche il colore della pelle, come le pupille, era di un nero ebano. Era proprio un ...
    ... bell’uomo.
    
    Il corpo, coperto da semplici vestiti, si vedeva che era robusto, ma non di palestra. Si capiva che era stato irrobustito dalla quotidiana lotta per la sopravvivenza. La sua altezza sovrastava di otto, dieci centimetri il metro e settanta di Daniele.
    
    Aveva un portamento fiero, nobile, nonostante il suo abbigliamento modesto.
    
    Daniele rovistò nel suo cassetto della memoria per capire da quale posto, della geografia umana Africana potesse provenire. Non aveva dubbi. Doveva essere di etnia “Mandingo”, i fieri guerrieri progenitori degli schiavi d’America.
    
    Non aveva le caratteristiche ibride dei nordafricani, ne quelle esili dei popoli del corno d’africa, ne quelle dei boscimani o dei pigmei. No, le informazioni che arrivavano dal suo archivio dicevano che era un “Mandingo”.
    
    Lui abbozzò un timido sorriso alle scuse di Daniele.
    
    Daniele si rigirò e dopo un po’, ricordandosi di immagini viste sul computer, cominciò a fantasticare, mentre il battito cardiaco cominciò ad aumentare.
    
    “Sono sicuro che se glielo tocco non dirà nulla, e se per assurdo dovesse dire qualcosa potrei sempre dire che è stato lui a toccarmi…” Daniele pensò che qualora l’uomo dietro di sé avesse avuto una reazione negativa, difficilmente gli avrebbero creduto. E poi…..sicuramente era un clandestino, e questo, nel comune pensare dell’Italia odierna, lo faceva già stare in colpa. Ma nel pensare questo il suo io conscio ebbe un moto di stizza…. Come poteva fare questo, lui che aveva sempre ...
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