Un grande ritorno
Data: 02/07/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Etero
Autore: Rebis
... sì scandalizzavano potevano anche guardare da altre parti. Rivolsi uno sguardo tagliente a una vecchia di settant'anni che mi fissava con disapprovazione. Lei levò gli occhi al cielo. Staccai una mano dalla schiena della bella domenicana per rivolgerle un segno quasi universalmente chiaro.La vecchia borbottò qualcosa e si girò andando verso un bar. Katherine mi sussurrò all'orecchio, preoccupata.-Ci vedono tutti!-.Era vero. Evidentemente l'averle messo le mani sul sedere in bella vista l'aveva allarmata. La rassicurai con un sussurro a mia volta.-E allora? Non devono rompere, siamo in un paese libero e mi sei mancata.-, per rafforzare le mie motivazioni la strinsi a me.Lei gemette ad un livello appena udibile. -Mi sei mancato anche tu... Andiamo a casa.-, disse. Ci sciogliemmo dall'abbraccio e ci dirigemmo verso la mia auto, una Fiat punto. Per il bagaglio non c'erano problemi: era solo la sua borsetta. I suoi dovevano averle procurato tutto a Londra.Mentre guidavo parlammo del più e del meno, le chiesi come fosse stata Londra, lei disse che era una città stupenda e che avrebbe voluto tornarci. Londra ha questo fascino su certa gente: ci vai una volta e non te ne vai più. Infine decisi di chiederle della sua decisione.Lei esitò, ...
... cercando le parole.Il mio cuore si perse un battito. Ero quasi certo che non l'avrei più rivista. Comunque cercai di essere pronto alla risposta.Inizialmente, mi indicò un posteggio, poco lontano da un'autogrill che era ormai in procinto di chiusura. Posteggiai.-Allora?-, chiesi con impazienza malcelata.Lei mi sorrise, un sorriso veramente felice. Mi baciò, accarezzandomi il membro da sopra i calzoni. La mia erezione si sarebbe potuta vedere dallo spazio...-Noi non faremo sesso, qui.-, iniziò.-Perché?-, chiesi io con un sorriso tremulo.-Perché...-, altro bacio, altra boccata di saliva, altra pugnalata di silenzio ammantata di gioia, -Quella a cui stiamo andando è ufficialmente casa mia e mia soltanto!-, risposi.Rimasi basito.-Ho chiarito coi miei che è ora che mi lascino volare con le mie ali.-, disse Katherine.Faticai sinceramente a non mettermi a piangere dalla gioia e a limitarmi a baciarla con tutto l'affetto, l'amore e la lussuria che provavo per lei.Il mio pene chiedeva pietà, chiedeva di essere sollevato dal suo fardello.L'avrebbe avuta presto: facemmo rotta verso casa sua, sorridenti e felici, una sola frase fu detta in tutto il viaggio.-Ci facciamo un bagno?-, chiesi.Lei annuì sorridendo.La vita è meravigliosa.