Secchione! Genesi di un padrone - parte 07
Data: 03/07/2019,
Categorie:
Etero
Dominazione / BDSM
Sensazioni
Altro,
Autore: Naughty Bard
... rispondere.�N�non� non lo so� io� non lo so perché le ho scritte�� il ragazzo rise piano.�Non hai capito. Il perché le hai scritte lo so io.� le disse �E� perché hai tanta, tanta fame di cazzo�� era sempre più aggressivo e la ragazza cominciò ad avvertire un formicolio in mezzo alle gambe �Anzi, voglio che tu lo dica! Forza!� la incitò. Lei esitò:��ho fame� di cazzo�� mormorò.�Più forte Susan, devi essere convinta!� lei ingoiò e cercò di non far tremare la voce.�Ho tanta fame di cazzo�� lo accontentò.�Brava! Il primo passo è sempre ammetterlo!� la indottrinò divertito il secchione, poi riprese:�Quello che intendevo è perché le hai scritte a ME?� chiarificò le sue parole. Di nuovo la ragazza non l�aveva una risposta. Tentennò, poi:�Beh, non� non c�è una ragione vera e propria�� cominciò ��voglio dire tu sei molto carino e mi piaci un sacco�� aggiunse poi, per non offenderlo. Figuriamoci! Era l�ultima cosa che voleva fare! ��però è da qualche tempo che ho queste� pulsioni e� beh la verità è che� anche nella mia vecchia scuola, a New York, l�avevo già fatto con un paio di ragazzi� ma nessuno mi ha mai beccata�� si affrettò a precisare ��era più un gioco che altro�� Damian non diceva niente e lei continuò a vuotare il sacco ��poi qualche settimana fa c�è stata la storia dello spogliatoio e allora�� smise di parlare e per qualche secondo ci fu un imbarazzante silenzio, poi:�Quindi mi stai dicendo che un cazzo vale l�altro per te, basta che tu possa baciarlo, leccarlo e tutte le ...
... altre porcherie che hai scritto, dico bene?� il suo cuore batteva forte e la figa le si stava bagnando. Era proprio questo che voleva:�No Damian� io non� sei tu� io� io voglio te�� balbettò ma la sua voce non era troppo convinta.�Sei sicura? Secondo me sei disposta a tutto pur di succhiare un uccello� qualsiasi uccello!� sottolineò impietoso il ragazzo. Probabilmente aveva ragione. Non gli rispose e lui tornò a ridacchiare.�Beh, vediamo se riesci a convincermi del contrario!� disse poi �Per cominciare, direi che è il caso che tu ti faccia una bella sniffata come si deve, che ne dici?!� la ragazza si mise sull�attenti. Finalmente, finalmente! Sentì la sua mano sulla testa che la guidò fino a che la faccia non sfiorò la patta. Cominciò ad annusare ma quel tessuto impediva a gran parte del suo odore di filtrare.�Vorresti togliermi i pantaloni?� lei annuì mordendosi il labbro.�Allora fallo, coraggio!� lei accolse il permesso concessole e con le mani andò a tastarlo, dai fianchi alla vita magra, fino a trovare il bottone e la cerniera. Impaziente lo liberò dagli shorts che caddero a terra e lei tuffò il naso su un altro tessuto, ben più gradito, un tessuto umido ed imbevuto, stavolta, di un violento e sozzo elisir, un odore inebriante di cui aveva, qualche giorno prima, avuto un fugace assaggio e a cui non aveva fatto altro che pensare ossessivamente da allora. Dio che meraviglia.�Allora? Lo riconosci?� la punzecchiò.�mmmm�. si� si� è proprio come me lo ricordavo� intenso e pungente ...