Il ritorno.
Data: 04/07/2019,
Categorie:
interviste,
Autore: Tibet
Quando la rivede sono passati circa sei mesi dal distacco. Si ritrovano per caso, l'occasione? L'inaugurazione ad invito di un nuovo locale. Lui è in città da un paio di settimane ma non l'ha cercata. Vero che ha ancora dei suoi indumenti a casa di lei ma non ha nessuna intenzione di recuperarli. Strana la loro convivenza. Vivere ognuno a casa propria ma soggiornando senza nessuna regolarità ora a casa di uno, ora a casa dell'altra e infine tutta l'estate, lei libera dalla scuola, nella casa di lui al lago. L'aveva amata? L'ama ancora? L'amerà sempre? Forse si... ma come ama lui che non sa amare. Si infatua facilmente... quello si ed è capace di amare più persone, di dividersi, di moltiplicarsi. Ma non è mai amore, è un surrogato. Un modo per truffare la vita. Per truffare se stesso. Per sembrare simile agli altri. E' bugiardo e non vorrebbe esserlo, non lo è di indole ma per necessità quando la mattina dice ad ognuna di loro che le ama perché questo vogliono sentirsi dire da lui e questo non stride poi molto con la sua etica. Lui ha qualcosa che è ingestibile, ha un difetto di fabbricazione, è tarato. Perché l'ha lasciata? Non ne aveva intenzione, non voleva certo causarle dolore e poi ormai era tempo che frequentava anche B. e ne condivideva la pazzia e la fomentava, perché non continuare così? Gli andava bene. Invece la lascia per B. Perché? Una cosa senza senso e logica. B. che affronta la sua vita in un gioco d'azzardo assoluto, con passioni improvvise e che le vive in ...
... modo parossistico senza limitarsi. Vegana? Si. Animalista? Si. Ambientalista? Si. Ma tutto vissuto nel suo modo intenso, completo, irrazionale. E su tutto... la sua volontà di ribadire in ogni momento che... “nessuna può essere pazza e puttana quanto me”! No... lei lo è più di ogni altra e allora via alle pazzie! A ciclo continuo. Lui che in quel periodo riesce a vendere la sua azienda con un colpo di fortuna inusuale nella sua vita e si libera da ogni catena lavorativa. Lui che vuole cambiar vita. Che spera di poter scrivere quel romanzo che ha in programma da una vita e che sa benissimo che resterà incompiuto. Lui incompleto, riuscito male. Lui difettoso. Lui che vorrebbe tornare ad essere innocente. E non può, è marchiato a fuoco dalla sua infanzia. Invece la lascia e va a vivere con B., ora la pazzia diventa lo scopo della loro vita e loro la rincorrono freneticamente. Il massimo lo vivono nei due mesi che passano in Brasile. Poi al ritorno? L'ennesimo testa coda. Gli dice. -… Cambio vita... Mia madre è molto ammalata, ha un tumore, ho fatto un voto... non scopo più, non faccio più la puttana, vivo a casa con lei. La curo io. Ti devo lasciare. Ho fatto questo voto per farla guarire... mi sacrifico...- Lui? Perché neanche gli dispiace? Non prova dolore, anzi quasi un senso di sollievo. Chiude la pagina di B. Amorale? Forse... o forse non sa amare? Torna alla sua città, a casa sua. E la rivede. Si avvicinano, si salutano... vivono un attimo di imbarazzo ma poi tutto diventa ...