Inaugurazione con passione
Data: 04/07/2019,
Categorie:
Etero
Autore: cyberM
Dopo tanto lavoro siamo arrivati all’allestimento della mostra. Se ci penso mi è costata mesi di incontri e telefonate. Volevo proprio che questa mostra arrivasse in questa città. Ci sono dei miei pezzi, un mio bel lavoro con il curatore, una bella idea. Valeva proprio la pena di portarla all’estero.
Il contatto con questo muse è stato in parte fortuito, ma poi alla fine mi sono trovato bene con Marian, la responsabile della programmazione. Una donna sui 45, nervosa, con un viso non bello ma un fisico prorompente, magra ma con un gran seno che a stento riesce a contenere e due grandi labbra.
L’ho guardata spesso durante le riunioni con lei ed il direttore, mentre si discuteva di come organizzare la mostra, cercando di allontanare un certo tipo di pensieri per portare avanti il lavoro.
Oggi inauguriamo. Finalmente. La mostra è bellissima! Abbiamo la stampa che chiede e fa foto per documentare questo evento importante, che porta in città pezzi fantastici del nostro paese. Un gran successo. Siamo tutti in preda ad un’ebrezza che supera la stanchezza accumulata nei giorni precedenti. Un’adrenalina che tiene attivi e, anzi, spinge in avanti! Dobbiamo infatti essere tenuti svegli perché, come d’abitudine, dopo c’è la cena con direttore, sponsor, etc.
Io andrei felice a dormire, ma questa è una cosa che va fatta.
Anche Marian andrebbe a dormire, me ne rendo conto da come si muove e da come cerca uno spiraglio ad una serata attiva che vorrebbe invece molto più ...
... rilassante. Agli sponsor non basta: dopo la cena c’è anche una serata in un locale.
Non si può dire di no: andiamo.
Per fortuna, questo tipo di locali aiutano il camuffamento. Entriamo in 12 ma nel giro di mezzora tutti sono sparpagliati. Tre o quattro manager sono in pista dietro a milf scatenate, il direttore del museo intrattiene una fitta conversazione con il responsabile dell’impresa, io mi defilo verso il banco alla ricerca di una via d’uscita. Al bancone incontro Marian, brindiamo con un gin tonic e programmiamo un’uscita strategica…se non fosse che uno degli artisti si appoggio ubriaco fradicio ed inizia a straparlare…
Colgo la palla al balzo e trasformo il problema in opportunità: accompagno l’artista in albergo salutando tutti. Marian si propone di aiutarmi, parlando la lingua del paese. Ottimo.
In taxi, il nostro amico è andato: si regge a malapena. Mentre noi, per il fatto di essere così a stretto contatto di pelle, essendo seduti nel sedile dietro insieme a lui (che io ho messo però contro il finestrino), ci lasciamo andare e lei appoggia la sua testa sulle mie spalle. Le do un bacio sulla fronte, proponendole di non lasciarla tornare sola. Fermi davanti all’albergo, scendo con l’artista e lo lascio al portiere, mentre riprendo il taxi alla volta della casa di Marian. In taxi l’abbraccio.
Arrivati non metto nemmeno in discussione di lasciarla andare sola: liquido il taxi, le cingo la vita e entriamo. Sull’ascensore ci stiamo baciando, appena entrati ci ...