La clessidra
Data: 22/10/2017,
Categorie:
Etero
Autore: fantasypervoi, Fonte: RaccontiMilu
Trenta minuti. Solo trenta minuti!Guardando il proprio corpo riflesso nello specchio di quell�ufficio enorme, pensò che tutto il suo futuro dipendeva da quei trenta minuti: poi, guardò lui.Inutile pensare a come fosse finita in quel casino e inutile sperare di uscirne senza quei trenta minuti.Immaginò la fine sabbia dentro una clessidra e il lento passaggio della stessa da una parte all�altra.Cominciò a spogliarsi abbassando lo sguardo quando incrociò i suoi occhi: Maurizio la guardava intensamente ed era incuriosito di vedere fino a dove sarebbe arrivata la trentenne che aveva davanti.Pochi minuti prima che lei entrasse nel suo ufficio, Paolo, un suo carissimo amico, gli aveva mandato un sms: � Sta arrivando una ragazza che mi deve molto e a cui ho chiesto una cosa particolare. Quando sarà lì non dire niente, lasciala fare, guardala e mandami degli sms su cosa sta combinando�.Era una richiesta strana, ma il suo amico era sempre stato strano e sapeva sempre quello che faceva, quindi aspettò gli eventi mentre lei, adesso era lì davanti a lui e si stava spogliando.�Che diavolo sta succedendo� pensò � e chi cavolo è questa stupenda ragazza�.Restò in silenzio come promesso, l�unica cosa che fece fu di chiudere i pannelli elettrici dell�ufficio per isolare la stanza già ermetica per il resto.Guardò il vestito nero a tubino scivolare dolcemente per terra lasciandola in reggiseno e slip dello stesso colore.Quando la vide armeggiare sul reggiseno avrebbe voluto chiederle ...
... perché, ma resistette alla propria curiosità.Rimase conturbato nel vedere il contrasto dell�abbronzato contro il pallido chiarore del seno.Tutto sembrava un film irreale.Se era uno scherzo, era ben fatto, ma che senso aveva?Cercò d�incrociare i suoi occhi, ma inutilmente. Rimase silente a guardare le mani di lei accarezzare lo slip e spingerlo piano verso il pavimento.Non avrebbe voluto violarle con lo sguardo le intimità, ma non era una sua idea, quella ragazza stava facendo tutto da sola: neanche nelle sue fantasie più erotiche avrebbe mai immaginato tanto.Una volta, parlando con il suo amico, aveva accennato ad un suo desiderio erotico molto simile, ma mai avrebbe pensato si realizzasse.�Te l�immagini una strafica che viene nel mio ufficio e si spoglia per esaudire le mie voglie? Questo sì, che sarebbe un bel modo d�iniziare la giornata��.Possibile che Paolo si ricordasse di quella frase?Maurizio era perplesso e nello stesso tempo sempre più eccitato; la ragazza si era appoggiata alla scrivania e aspettava.�Alza la testa�le ordinò, dubbioso che lei lo facesse, invece, lei la alzò e aspettò con una domanda silenziosa nei suoi occhi verdi mare.�Accarezzati.�Lisa era imbarazzata, sarebbe voluto scappare a milioni di chilometri di distanza, guardò l�orologio, le sembrava di essere dentro quella stanza da ore, invece, erano passati solo quattro minuti, ne rimanevano ventisei alla fine della sua agonia.�Come mi devo accarezzare?� chiese tremando.�Come una che si prepara a fare ...