Martina e Patrizia in vacanza
Data: 07/07/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: 1948
... vestito bianco scollato della mia bellissima ragazza e la sentii mugolare mentre si sgrillettava succhiandomi e masturbandosi al tempo stesso. Accarezzai la mammella ancora coperta dal vestito passando tra la nuda pelle e il cotone bianco del reggiseno afferrandola con dolcezza e liberandola con delicatezza dal luogo in cui era gelosamente custodita. Finalmente potevo guardare, titillare e toccare quella lecornia sebbene fossi indeciso su chi volevo stringere tra le mani; ero indeciso tra l’incantatrice dalla bionda chioma che mi aveva ipnotizzato ed ora mi divorava golosamente il sesso oppure la fata dai dolci occhi castani e capelli rossi che poggiata al mio fianco accarezzava ogni millimetro del mio corpo.Ora mi ritrovavo stretto nella morsa delle due ragazze, abbandonato al piacere e al desiderio conscio che ogni movimento era un passo in avanti verso la perdizione.Sentivo le ragazze gemere toccandosi e lasciandosi toccare da me. Ricambiavano le attenzioni delle mie mani con mugolii di piacere e sospiri sussurrando di tanto in tanto le loro voglie in modo che le loro parole mi tenessero eccitato.Martina fece un passo indietro lasciandomi alle cure di Patrizia e ritornai alla realtà ma era un modo per, tutti e tre maggiormente nel fiume della lussuria.Nella stanza si udivano solo i mugolii, i respiri soffusi, i sospiri, i sussurri ed il suono sporco ma paradisiaco della bocca di Patrizia su di me. Di tanto in tanto si sentiva un delicato “Ah, si…” pronunciato da me o da ...
... uno dei miei due angeli del piacere. Martina si portò davanti al letto ponendosi di lato rispetto a me ed a Patrizia dove tutti e due potevamo vederla.Rimanendo in piedi in controluce Martina raccolse i capelli color rame tra le mani sollevandoli per poi lasciarli ricadere alle sue spalle muovendo il suo corpo sinuosamente al suono della musica che usciva dal suo cellulare; era un delicato sottofondo alla sua sensuale ginnastica. Sia io che Patrizia ci fermammo a guardarla come stregati, le nostre mani ancora sui nostri corpi si immobilizzarono alla vista della rossa.“Vi prego!” disse Martina sospirando mentre le sue mani percorrevano in lungo il tessuto del suo abito “non fermatevi. Continuate e guardatemi”Lentamente, le mie mani, appoggiate alla nuca di Patrizia, riresero a muoversi, facendo si che ella riprendesse ad assaporarmi, a succhiarmi, interrompendosi solo per leccare delicatamente il mio clade, per poi percorrere tutta la mia asta, vero i testicoli e li, soffermarsi ad assaporarli mentre mi lavorava con le mani. Godevo mentre pronunciavo il suo nome, guardando le sue forme ondeggiare e le sue dita scendere, dandosi il cambio, dal mio inguine al suo, onde dare piacere simultaneamente sia a me che a lei. Non potevo però, come non poteva lei, non alzare lo sguardo vero la nostra compagna, la quale, senza interrompere il suo ipnotico movimento, si era abbassata le spalline del vestito e ci lasciava sbirciare, dalla scollatura abbassata, i suoi seni candidi, sempre meno ...