1. La passeggiata galeotta serale – seconda parte


    Data: 07/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: grillino, Fonte: EroticiRacconti

    Vedevo Carlo girare nel quartiere di castelletto con il suo cane ormai due o tre volte a settimana. Se il tempo ce lo permetteva, andavamo a fare sesso nella sua macchina, perennemente parcheggiata nella viuzza senza uscita sotto casa sua. A Genova quando trovi un buon posto, non lo lasci. Io facevo sempre la parte del bisex curioso, ma ormai Carlo aveva capito i miei gusti. Una sera uscii presto con Fuffa, il cane della mia ex moglie, e girando per i carruggi del quartiere, incrociai Carlo. Due chiacchiere camminando, poi mi portò nella sua macchina, entrammo lasciando i cani legati a un palo vicino. Carlo mi fece entrare dietro, era molto eccitato e subito mi mise le mani sul pacco “Andrea, ho una voglia matta, ti fai masturbare?” io anche ero molto eccitato, lo lasciai tirare giù jeans e mutande, mi prese bene il cazzo e mi segò a lungo, fino a farlo grosso e duro. Mi guardava e mi masturbava, come a cercare una reazione, ogni tanto provava a baciarmi in bocca ma io lo respingevo “ti prego Carlo, non sono frocio come te…non insistere…pensa al mio cazzo e basta!” ero duro ma lui si rassegnava e riprendeva a farmi la pippa, per poi avventarsi con la bocca e farmi un bel pompino, sino alla sborrata. Quella sera però, dopo avermi spompinato bene, si alzò dal cazzo e mi sussurrò “senti Andrea, ti andrebbe di incularmi…ti prego, almeno questo…scopami!” il povero e giovane coglione non sapeva che mi ero scopato decine di uomini già, ma volli continuare a fare la parte ...
    ... dell’ingenuo. Rimasi un po’ in silenzio, poi dissi “va bene Carlo, proviamo…ti inculo, ok” il ragazzo si illuminò di gioia, allora si spogliò solamente dei pantaloni e dei boxer, mi si mise di fronte a gambe larghe, alzò i coglioni e il pisello mettendo in mostra il suo buco del culo, bello depilato e morbido! Simulai un po’ di imbarazzo, mi masturbai di fronte a quello spettacolo e nel frattempo mi sputavo sulle dita e gli bagnavo l’ano, infilando la saliva dentro…poi mi abbassai e lo leccai, sputandogli dentro…Carlo gemeva e mi guardava ammirato. Mi alzai, misi la cappella sull’orlo dell’ano e spinsi forte, senza riguardo e senza pietà…il cazzo entrò un po’ a fatica ma scivolò dentro slargandogli il culo…Carlo lanciò un urlo gutturale “cazzoooooo Andreaaaa, mi rompi il culo….pianooo Cristo Dio, pianoooo…aaaaahhh” lo ingorai e continuai a spingere dentro il mio grosso pisello, sino a che non arrivai alle palle! Il suo culo era caldissimo, morbido e accogliente…iniziai subito a scoparlo come una cagna, tenendogli le caviglie e allargando le cosce, il cazzo entrava e usciva sempre meglio, il suo culo si era dilatato bene…il frocetto era proprio una gran troia rotta bene! Io ero trionfante sopra di lui, lo scopavo con foga, nella penombra dei lampioni dentro la macchina, sul sedile posteriore come due fidanzatini adolescenti! Carlo ogni tanto apriva gli occhi e mi guardava ansimando “hai un cazzo splendido Andrè, mi stai rompendo il culo alla grande…dio come godoooo…dai scopami, scopami…” ...
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