La passeggiata galeotta serale – seconda parte
Data: 07/07/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: grillino
... e io spingevo dentro il suo sfintere la mia mazza sempre più forte…preso dall’eccitazione, gli impugnai il suo cazzo ciondolante sulla pancia e lo masturbai, mi divenne grosso e duro in mano, Carlo mi guardava godendo come una maiala in calore…la sega durò poco, perché subito dopo con un rantolo soffocato Carlo sborrò…un fiume di schizzi di sborra gli allagò la pancia, sentivo il suo pisello fremere e eiaculare tra le mie dita…è stato bellissimo! Continuai a segarlo sino all’ultima goccia di sperma, poi accelerai i colpi nel suo culo ansimando anch’io “Carlo…Carlo…sto per sborrare…vengoooo…dove mi vuoi, dove??” Carlo mi guardò estasiato e rispose “Andrè, rimani dentro per favore, rimani e sborrami in culo, ti prego…riempimi la pancia…dai dai sborraaaa!!!” a quelle parole mi lasciai andare ad una eiaculazione eccezionale dentro lo sfintere di questo ragazzo inerme tra le mie mani. Mi sfilai dal suo culo e mi accasciai sfinito sul sedile, Carlo si rialzò sporco di sperma sulla pancia e tra le chiappe, mi guardò estasiato e disse “lo sapevo che non eri vergine, ne hai sfondati tanti di ragazzi come me, verò??” io sorrisi, ormai il gioco era scoperto. Ci rivestimmo e uscimmo dal SUV, andando nelle rispettive case. Come la prima volta che scopai con Carlo, durante la strada del rientro già pensavo alla povera mogliettina, e mi eccitava l’idea di poterla scopare tra poco. Rientrai a casa già eccitato, Chiara era a vedere la televisione il paragramma della De Filippi, la scema…Mi ...
... avvicinai a lei, mi tirai fuori l’uccello mezzo duro e mezzo moscio e la presi per i capelli costringendola a succhiarmelo. La povera scema non protestò nemmeno, mi iniziò a fare un pompino solamente facendo avanti e indietro con la testa, guidata da me, succhiandomi il pisello ancora sporco di sperma e umori anali di Carlo, e non si accorse di nulla! Quando fui eccitato, la tirai su dal divano, la misi a pecorina sullo schienale e le tirai su il grembiule da cucina e la gonna, scoprendo il suo bel culo, ci sputai dentro come a una prostituta e spinsi la saliva nello sfintere, e lei stavolta esclamò “Andrea, amore mio, che vuoi farmi…che fai? Lo sai che non voglio da dietro…!” io continuai a sputargli dentro saliva e a masturbarmi, poi la penetrai senza pietà, rompendogli il culo con un paio di colpi. Mia moglie, ora ex, strillò arrabbiata e dolorante “aiaaaaa…noooo….mi hai sfondato…noooomi fai maleee!!!” stringeva le chiappe dal dolore, ma ormai ero dentro il suo culo e iniziai a scoparla come un toro…pensando a Carlo, la inculavo con passione e godimento. Avendo già avuto un orgasmo con il ragazzo, la scopata durò parecchio, il mio cazzo si ingrossò sempre di più nel culo di Chiara, che strillava dal dolore ogni volta che entravo e uscivo dal suo sfintere. La tenevo ferma per i fianchi, la montavo come una vacca, e pensando al culo di Carlo arrivai all’orgasmo. Mi tirai fuori da Chiara, e le ordinai “adesso mi prendi il cazzo e mi masturbi sulla tua faccia…” mia moglie, ...