La ninfa
Data: 07/07/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Spettro82
Era la seconda sera che la vedevo nel bosco dietro casa , stanotte la luna era piena e potevo vederla in tutta la sua bellezza.
Ieri notte quando avevo visto il suo corpo nudo camminare sull'erba avevo pensato ad uno scherzo dell'immaginazione, mi ero riaddormentato convincendo me stesso che era solo un ombra partorita dalla mia fantasia nel dormiveglia.
Scesi in vestaglia aprendo la porta che dava sul giardino con un misto di curiosità e timore.
La ragazza era a non più di una ventina di passi da me, la sua pelle bianchissima risplendeva alla luna e il mio naso era inebriato da un insolito profumo di rose selvatiche.
Mi avvicinai di qualche passo, lei si accorse di me e maliziosamente mi sorrise, con una mano raccolse i lunghi capelli biondi in una coda di cavallo e mi fece cenno di avvicinarmi.
Ora potevo vederla meglio, era completamente glabra, con due seni adolescenziali, che mi puntavano contro i capezzoli con fare quasi accusatorio.
La figa era la rasata, con un taglio profondo ed invitante, il pistillo del suo fiore troneggiava spavaldo tra le grandi labbra glabre come se fosse li per sottolineare la sua irresistibile sensualità.
La seguii dietro un grosso albero di ulivo, il mio sesso svettava ormai ad ogni passo da sotto l'accappatoio, affrettai i miei passi, ma quando raggiunsi il tronco secolare la giovane misteriosa era sparita.
Sentii due mani diafane cingermi gli occhi con una benda.
Rimasi immobile, completamente ipnotizzato dal ...
... suo profumo, come capita a quegli animali che restano paralizzati dal veleno di qualche tremendo predatore ed attendono il loro destino potendo muovere soltanto gli occhi.
La vestaglia cadde a terra, il rumore del tessuto che si afflosciava ai miei piedi fu seguito dal calore della sua bocca sulla pelle.
Mi stava succhiando lentamente, prima i capezzoli, poi le labbra, cercai di baciarla ma la sua bocca era già sul mio membro in una esplosione di sensazioni che mi impedivano persino di pensare.
Mi risvegliai nel mio letto completamente nudo, con addosso il profumo del sesso e una profonda inquietudine nell'anima.
Fuori il sole era già alto, nella villetta di fianco i miei nuovi vicini stavano completando il trasloco e si indaffaravano
a riempire d'acqua la piscina che confinava con il mio prato.
Fu allora che la rividi, vestita con un delizioso abitino in fantasia provenzale, se ne stava accoccolata su di una sdraio di vimini grigia succhiandosi distrattamente un pollice.
Scesi di corsa, vestendomi con un jeans e la prima maglietta che mi capitarono per le mani.
Mi ritrovai a fissarlaappoggiato alla siepe di lauro che divideva le due proprietà.
Aveva un età indefinita, sicuramente era molto giovane e le delicate lentiggini che ne decoravano il viso la facevano sembrare ancora di più una adolescente.
"Ero io ieri notte, prima che tu me lo possa chiedere....."
Mi strozzò il fiato in gola, rapidamente la mia mente penso' a cosa dire ma non ne uscì ...