La ninfa
Data: 07/07/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Spettro82
... nulla di sensato.
"Be' ciao io sono...."
Si alzò lentamente dalla sdraio, il movimento era lento e sinuoso, mi fece vedere chiaramente che sotto non indossava intimo.
"Lo so chi sei, ti ho scelto io, sai che qua sotto sono ancora sporca di te? Non ho voluto lavarmi stamattina."
La sua sfrontatezza mi aveva lasciato allibito, ero in uno stato che avrei potuto definire imbarazzo se non fosse stato che le dimensioni della mia erezione propendessero di più per l'eccitazione.
"Ieri ho perso i sensi, poi mi è sembrato che tu fossi sparita nel nulla, e poi quel profumo di fiori, quasi innaturale..... Cosa sei tu?"
I suoi occhi verdi presero possesso della mia anima mentre un suo dito lentamente scivolò sulle mie labbra.
"Chi o cosa sono non ti deve importare, ti ho scelto come compagno e questo deve bastarti."
Feci cenno di si con la testa poi le sue labbra scavalcarono il confine e divennero una cosa sola con le mia.
Ora osserva il ragazzo dei traslochi, vedi quei muscoli possenti e la pelle abbronzata dal sole?Me lo sono appena scopato nel salotto e anche lui mi ha riempito con il suo miele, ora voglio che tu mi ripulisca con la tua bocca......"
Non avevo mai ritenuto possibile fare una cosa simile, di carattere sono autoritario e geloso l'idea di leccare il seme di un altro uomo mi aveva sempre disgustato.
La aiutai a scavalcare la bassa recinzione e tenendola per mano la portai nel mio lato di prato dove vecchi ulivi centenari riparavano il ...
... terreno dai raggi di un sole feroce.
Si sdraiò con la schiena appoggiata
ad uno di essi, le gambe spalancate con il vestitino sollevato appena sopra le ginocchia.
"Guarda sta uscendo......"
Tra le sue cosce una perla di sperma stava facendosi strada lungo il taglio del suo sesso, come un invasato finii con la bocca tra le sue cosce ed iniziai a leccarla.
"Sai cosa e' una ninfa vero?"
Il sapore amaro nella gola mi accese una furia animale che non immaginavo neppure di avere, tirai fuori il cazzo senza nemmeno risponderle e scivolai dentro di lei facendomi strada tra la mia saliva e la sborra dell'altro.
I suoi gemiti riempirono l'aria del torbido suono del piacere, sembrava una furia scatenata mentre con una forza inimmaginabile mi butto' a terra e iniziò una cavalcata decisa, che mi portò a scaricarle in corpo un copioso getto di densa crema bianca.
"Devi capire che non posso essere solo tua, ma se saprai accettare la mia natura farò di te il mio uomo, e dividerò con te tutto il piacere che mi daranno i maschi che profaneranno il mio corpo.
Gli dissi che non potevo fare a meno di lei e che qualunque fossero le sue voglie avrebbe trovato in me un compagno di giochi fedele e appassionato.
La sera sul terrazzo pensavo ancora a quel profumo di rose che avevo sentito mentre facevamo l'amore e a come mi fossi risvegliato solo sotto l'Ulivo senza che lei avesse lasciato la minima traccia di se.
Guardavo la sua finestra illuminata nella speranza di veder ...