1. Impulso vizioso


    Data: 08/07/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999

    ... ansimare divincolandoti per tanta eccitazione, so che non potevi fare niente per opporti al mio impudico, lussurioso e sfrenato abbraccio. Sono sceso sempre più giù fino ad arrivare al tuo bel culetto, perché m�attirava l�idea di compiere una cosa più sporca del solito. Ero eccitatissimo, sentivo il mio cazzo pulsare da quanto era duro, t�ho leccato il buchetto mentre con la mano continuavo ad accarezzarti il clitoride. Tu urlavi, erano strilli di totale piacere, sentivo che l�orgasmo era vicino, cosicché t�ho sollevato penetrandoti con il mio dardo che aspettava soltanto d�essere riposto nella faretra. Ricordo che sono stato abbastanza violento, ero avvinghiato a te con il mio corpo sudato, ruvido, i muscoli in tensione, cercavo quella sensazione stupenda che soltanto il sesso legato all�amore può dare. Mi muovevo ritmicamente spingendo il cazzo fino in fondo fino a farti male, allora tu facevi una smorfia però non mi dicevi di fermarmi. Era quel cazzo di testiera del letto che sbatteva sul muro a ogni colpo che t�imprimevo, chissà se i vicini ci stavano sentendo? Chi se ne fregava, la questione era ancora più lasciva e frizzante così, perché eravamo entrambi prossimi all�orgasmo. Dopo t�ho slegato e t�ho sbendato, ho chiesto di masturbarti mentre ti penetravo, tu sapevi che quell�atto mi faceva ammattire e dopo avermi fatto leccare la tua mano hai obbedito senza battere ciglio. Ho aspettato che venissi, le ...
    ... contrazioni ritmiche dei tuoi muscoli vaginali m�hanno fatto cedere definitivamente, io ho tirato fuori il cazzo e tu rapidamente ti sei girata agguantandomelo in bocca. Cazzo che orgasmo, il mio sommo piacere &egrave esploso come una diga distrutta da un fiume in piena, tu ti sei vista bene di non sprecarne neppure una goccia di quel denso nettare. Con modo di fare malizioso ti sei avvicinata stampandomi un grosso bacio in bocca con la maniera esatta di chi &egrave consapevole d�aver fatto appagare appieno l�altra persona. Dopo esausti ci siamo abbracciati e abbiamo continuato il nostro riposino nell�afa di luglio.Seduto nei pressi del bancone del locale guardai l�orologio, segnava le quattro del mattino. L�effetto dell�alcool stava diminuendo riportandomi alla mente i soliti pensieri. Questo flash m�aveva fatto indurire il cazzo e dai jeans stretti era facile intuire una protuberanza, che difficilmente si poteva scambiare con il cellulare. Decisi di mettere fine a questa eccitazione degenerata, iniqua e perversa, andai dietro al locale, là dove ci sono i cassonetti e pensando a ciò che era riemerso alla mia coscienza quella sera mi feci una sega. Non provai nessun piacere, era unicamente per svuotarmi le palle e per non incorrere in figure di merda.Tanto il fondo lo avevo già palpato e drasticamente toccato, perché adesso non sarà di certo una sega a sciuparmi né a rovinarmi la reputazione.{Idraulico anno 1999} 
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