1. La ragazza di campagna diventa schiava capitolo III


    Data: 09/07/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Koss

    ... guardò con calore. - Quando saremo qui io e te da sole ti vestirai così. Terremo la porta sempre chiusa, così se arrivasse qualcuno all'improvviso potrai correre in bagno a cambiarti. - In verità lassù non andò mai nessuno e Rosa lentamente superò il disagio dei tacchi alti e di girare per casa seminuda. Per entrambe fu un periodo meraviglioso, parzialmente interrotto solo per due giorni dalla venuta dei parenti della marchesina, compresa la terribile cugina, che però questa volta si guardò bene dall'irridere o dall'insultare Rosa. In quei due giorni Sara stette tutto il tempo con i parenti e ritornò al casino solo per dormire, molto tardi e non ebbe nessun rapporto con la serva. Rosa invece si rodeva il fegato della gelosia perché vedeva la sua padroncina andare in giro, ridere e scherzare con la cugina. Ma non poteva farci nulla, solo sperare che se ne andassero in fretta. La mattina Rosa si svegliava presto e dopo un latte e caffè si metteva a studiare per due ore. Erano le sue uniche due ore libere, poi da quando la sua padroncina si svegliava a quando andava a letto non le lasciava un attimo di respiro. Verso le dieci Rosa indossava la tenuta da cameriera ed andava a svegliarla con la colazione. Quando Sara si svegliava non era mai allegra e se era particolarmente nervosa pretendeva che Rosa la leccasse mentre si fumava la prima sigaretta della giornata. Dopo aver mangiato qualcosa e soprattutto dopo una buona leccata ritornava di buon umore. Si stiracchiava come una ...
    ... gatta ed andava sotto la doccia, quindi Rosa la aiutava ad asciugarsi ed a vestirsi, si cambiava pure lei e facevano un giro per la tenuta. Di solito arrivavano alle stalle dove c'era il padre di Rosa e prendevano due cavalli, quindi si dirigevano verso il bosco o il ruscello o galoppavano nei campi non coltivati. Una mattina si trovavano nella piccola radura del boschetto dove era iniziata la loro relazione. La padroncina le disse: - spogliati. – Entrambe indossavano jeans e un maglione. - Qui? Di giorno ci possono vedere. - Sara la frustò rabbiosamente con il frustino da cavallerizza. Gliene diede una sulle tette ed una sulla gamba. Rosa alzò le mani in segno di resa ed iniziò a spogliarsi. - Un giorno o l'altro ti spello viva. Devi imparare ad obbedirmi senza fiatare. – Rosa fu presto nuda e la padroncina l’accarezzò sul seno imponente con il frustino. Rosa si agitò per la paura e per l'eccitazione. Tranne quei due colpi fino a quel momento non l’aveva mai frustata con la frusta, su di lei aveva usato solo la corda e la bacchetta. Rosa sapeva che presto l'avrebbe fatto, ma in quel momento la padroncina desiderava altro. - Inchinati. Ora vedremo quanto sei forte, voglio montarti come una puledra. - La montò, Rosa la sosteneva con le mani e lei le passò un braccio intorno al collo per reggersi, con quello libero teneva il frustino e riprese ad accarezzarla sulle tette. Poi le diede un colpetto sul seno, strinse le cosce sui fianchi della serva e le disse: - vai. – Rosa iniziò a ...