1. Daniela


    Data: 09/07/2019, Categorie: Tradimenti Autore: aca69

    Era la prima volta che varcavo quella soglia, la casa della mia ragazza non era molto vicino al centro e non potevo raggiungerla se non dopo ore di viaggio, ma quel giorno non so per quale motivo decise di farmi vedere dove era cresciuta. Non ero entusiasta di fare un lungo viaggio, ma dopo una serie di discussioni accettai e ci avviammo, il sole splendeva alto e si prospettava una bella giornata..
    
    La casa era una villetta in mezzo ad un grande terreno erboso, stradine di campagna lungo tutti gli orizzonti, arrivammo alla porta e subito entrò senza nemmeno bussare con la quotidianità e la tranquillità di chi é stato molto tempo parte di un luogo. Subito mi portò a fare un giro della casa, quadri, tappeti, colori ovunque, una casa vissuta pensai. Arrivammo in sala, la luce entrava forte dalle finestre del balcone quando arrivò lei, Daniela, 40 anni, si presentò a me come sua madre ma non riuscivo a crederci, era di una sensualità mai vista, per la prima volta notai in una donna dei particolari a me sconosciuti, le labbra carnose e lucide di un rosso fuoco intenso, si muoveva in modo aggraziato con dei movimenti che mettevano in risalto l’ondeggiare del bacino, seguì con lo sguardo il suo corpo formoso mentre allungò la mano per presentarsi, dalla mia bocca uscì un misero “piacere” come se avessi dimenticato le formalità. Sparì subito nell’altra stanza con la tranquillità di chi é nel proprio territorio, come una pantera. Mi sentivo strano, lo sentivo sbagliato, per quale ...
    ... motivo quella donna mi attraeva così? era la madre della mia ragazza, non potevo permettermi di pensare una cosa del genere, ma non riuscivo a trattenere la curiosità, dovevo sapere se aveva un compagno, un marito, qualcuno che avesse il privilegio di vivere quel corpo che così tanto sentivo di desiderare. Così osai, chiesi dove si trovava il padre, naturalmente la mia ragazza rispose subito in modo naturale e sincero, e nonostante la risposta non cambiava le cose, fui preso da un senso di felicità quando seppi che il padre non c’era da tempo.
    
    Cercai di scacciare quel pensiero sconcio dalla mia mente e proseguimmo la giornata serenamente come una coppia normale, lunghe discussioni, carezze, baci, finché arrivò sera. Avevamo appena terminato la cena quando mi avviai verso il bagno, il corridoio era lungo e a metà strada notai una luce accesa in una stanza e con la coda dell’occhio intravidi un’ombra, mi avvicinai con l’intento di spegnere la luce, quando la vidi… era lei, rimasi pietrificato, sapevo che era in casa ma mai avrei immaginato di vederla in quelle condizioni, stava mettendo in ordine dei vestiti nell’armadio, fui preso dai suoi movimenti fino a quando non si piegò per aprire un cassetto, aveva una maglia lunga che le copriva tutto il corpo, ma con quel movimento le si alzò fino al sedere ed intravidi le mutande, erano di un colore simile alle sue labbra, rosso acceso, e la striscia del tanga le divideva le natiche, un sedere magnifico, visibilmente sodo. Ero ...
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