Daniela
Data: 09/07/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: aca69
... impietrito, il mio cuore cominciò a battere sempre più forte, ed un senso di eccitazione mi pervase tutto il corpo, sentì il mio pene indurirsi improvvisamente, non potevo resistere, era tutto così strano ma al tempo stesso non riuscivo a staccare gli occhi da quel sedere.
L’istinto prevalse, sapevo cosa avrei voluto fare, ma ero combattuto, non era giusto, perché mi piaceva così tanto quella donna? Per quale motivo non riuscivo ad andarmene da li? Presto i miei pensieri si fecero indomabili e cominciai a slacciare i pantaloni, misi la mano dentro e sentì l’erezione, era duro e gonfio, stavo per cominciare a masturbarmi quando lei si girò.
Non sapevo che cosa fare, l’eccitazione passò immediatamente e sentì il panico affiorare come un brutto ricordo, scappai velocemente tenendomi i pantaloni che stavano per cadere quando sentì la sua voce: “che cosa stai facendo?”, non mi fermai.
Quando tornai in sala dalla mia ragazza ero preso da un senso di profondo imbarazzo e panico, ma sforzandomi trovai il modo di arrivare a notte. Mi svegliai dopo qualche ora tra il dormiveglia, qualcosa mi sfiorò le spalle, era lei, era davanti a me, perché non diceva cosa era successo? Perché non svegliò prima sua figlia? prima che potessi dire qualsiasi cosa mi prese per mano e mi condusse fuori dalla camera, non sapevo dove volesse andare ma non mi fermai, era vestita come quando l’avevo lasciata, i piedi nudi non facevano rumore sopra i tappeti, “ti é piaciuto quello che hai visto?”, ...
... non risposi, ero completamente intimidito da quella voce ma non potevo negare la verità e così sputai un “si” tremolante, lei sorrise e aggiunse “voglio che finisci quello che hai iniziato”.
Non potevo credere a quello che stava accadendo, ma prima che potessi riprendermi dalla tensione eravamo già arrivati nella sua camera e lei era davanti a me, si spogliò, rimase in intimo davanti a me e come il solito fui impietrito dalla scena, fino a quando cominciò a togliere il reggiseno ed intravidi i capezzoli, rosa, turgidi come una nocciola.
Sentì il pene duro, la mia mente era offuscata dalla voglia, lei si mise in ginocchio sotto di me e cominciò a slacciare i pantaloni, finché lo tirò fuori, lo prese in mano, erano calde e morbide, mi guardò con un sorriso accattivante e cominciò a muoverlo su e giù, non potevo credere che stesse succedendo davvero ma fui travolto da un senso di estasi totale, “voglio vedere quanto ti piaccio” e cominciò ad andare più veloce, sentivo il suo respiro che si faceva più intenso mentre giocava con il mio membro, ero timido ma non riuscivo a trattenermi, cominciai ad ansimare ad alta voce e lasciai che le parole uscissero senza limiti, le dissi come mi eccitava, come la desideravo, e a lei piaceva tremendamente: “allora fammi vedere quanto ti piaccio” sentendo queste parole un brivido mi partì lungo tutto il corpo ed esplosi di piacere, tre schizzi abbondanti e intensi le riempirono il seno e l’ultimo andò a finire vicino alle labbra, la guardai ...