1. Monica, asso pigliatutto


    Data: 09/07/2019, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Autore: MarcoB, Fonte: RaccontiMilu

    ... loro, con il raro dono della perspicacia, capii che Monica era la sorella della mia ragazza Serena.Passai molte ore ad immaginare come si fossero svolte le cose e come potevo anche io approfittare di Monica. Decisi di seguire lo stratagemma di Tonio e quando Monica tornò a casa per le vacanze, mi ingegnai per portare Serena e sua sorella al mare.Monica, appena diciottenne, non aveva mai avuto un buon rapporto con Serena che era più grande di lei di tre anni. Serena, che non conosceva la storia di Tonio ed Isa, sosteneva che Monica era ancora una bambina ed aveva necessità di svegliarsi. Una bella mattina con un sole caldo e invitante andammo finalmente al mare noi tre ed il mio amico Alex, l’autista del camioncino. In auto le due sorelle erano allegre e vispe e cercavano di mettersi in mostra ai nostri occhi. Io non riuscivo a staccare gli occhi dal seno di Monica e, quando lei si girava e mi dava le spalle, era il suo culo che catturava il mio sguardo.Scegliemmo una caletta poco frequentata per stare tranquilli. Avevamo panini e bibite e trovammo un piccolo anfratto nella roccia per stare all’ombra. Alex sapeva delle mie mire e si divertiva a tenermi il giuoco. Così organizzai tra le ragazze una gara di nuoto e chi avrebbe perso avrebbe dovuto pagare penitenza. Monica arrivò al traguardo un filino davanti, ma io, che ero il giudice, decretai la vittoria di Serena.La penitenza consisteva nel mostrare un seno scoperto e poi anche l’altro. Monica non si fece pregare molto e, ...
    ... invece di scoprirne uno solo alla volta, li scoprì entrambi e rimase a seno scoperto. Era orgogliosa del suo bel seno e si vedeva lontano un miglio. Se ne accorse anche Serena che , perciò, era rosa dall’invidia.Alex ed io, approfittando della disponibilità di Monica dicemmo che dovevamo sincerarci che i seni non fossero rifatti al silicone. Ci avvicinammo e cominciammo a palparla. Erano seni bellissimi, terza o quarta taglia, duri come pietra, stavano su da soli ed avevano due capezzoli che sembravano due chiodi piantati nel muro. Alex, per meglio confrontare, volle toccare anche quelli di Serena, e lei non si oppose e, credendo di recuperare nei confronti della sorella, si scoprì il seno anche lei. Eravamo lì che, con la scusa di dirimere un dubbio, toccavamo, stringevamo, strizzavamo e leccavamo le tette di Monica e di Serena. Ci stavamo eccitando tutti e Serena volle sfruttare la sua posizione e dimostrare il suo potere e mise la mano sul mio costume all’altezza dell’uccello che era già duro e stava per esplodere. Poi prese la mano di Monica e la mise sull’uccello di Alex, come a dire che era verso Alex che lei doveva rivolgere le sue attenzioni. Allora intervenni io, mi tirai giù il costume scoprendo la proboscide e con l’altra mano afferrai Monica per tirarla verso di me e avvicinare la sua bocca al mio uccello. Le labbra di Monica erano a vicinissime alla mia cappella e Serena era esterrefatta, immobilizzata dalla sorpresa. Diedi un colpetto sulla testa di Monica ed ella ...