1. La dolce dottoressa


    Data: 09/07/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: AlexDon

    Lei era fantastica, avvolta nella sua folta e lunga chioma che le sfiorava le guance, le stesse guance che accoglievano quelle labbra carnose che mi facevano impazzire.
    
    Tiziana, la dottoressa. Un corpo da impazzire, atletica, alta con un culo sodo, ripeto, fantastica. Sposata da poco, era diventata in pochissimo tempo il sogno proibito di tutti i maschi dell'ospedale, tra cui anche me.
    
    In quel periodo lavoravo per un'azienda che mi impiegava come autista per le visite esterne a domicilio e spesso capitavo di turno con lei. Fortunatamente sono sempre stata una persona socievole e a modo e non ci misi tanto ad entrarci in confidenza.
    
    Una delle tante notti di turno stava passando lentamente, il temporale fuori incalzava in modo pazzesco quando il telefono della mia stanza squilló e la voce della centralinista mi invitava a recarmi alla macchina per uscire. Scesi celermente e trovai lei già pronta, seduta in macchina.
    
    Il tragitto era abbastanza lungo, dovevamo recarci da un signore anziano in una zona periferica, nell"ultima frazioni della provincia di competenza. Parlammo, parlammo molto, del lavoro, di lei, del matrimonio, del fatto che si sentiva sempre osservata e in tanti in ospedale le facevano ogni tipo di avance e che io ero l'unico che mi ero sempre comportato a modo. Arrivammo a destinazione, il tempo non ne voleva sapere di miglirare, la visita duró all'incirca quindi minuti e quando ritornammo in macchina eravamo bagnati fradici e fu solo allora che, ...
    ... tolto il lungo cappotto, vidi il suo splendore tramutato in una gonna corta stretta e delle calze nere con sopra una camicetta bianca.
    
    "Sono inzuppata cavolo, mi prenderò un accidenti, accendiamo l'aria calda?" E così feci, per asciugarsi meglio si sbattonó un po la camicetta lasciando intravedere l'insenatura di quelle fantastiche montagne russe che aveva, tenute a fatica da un reggiseno bianco. Alzó un po la gonna per asciugare le calze e lasció vedere il merletto delle autoreggenti, wow,era bellissima.
    
    "Sai, non posso dare torto a tutti quelli che ti corteggiano, sei bellissima e beato tuo marito" gli feci io, lei si sciolse in un sorriso timido che si trasformò in sorriso malizioso quando si accorse del mio rigonfiamento tra le gambe, conseguenza di quello che stavo vedendo.
    
    "Che c'è..Ti faccio questo effetto?" Chiese lei, "Peggio, sei spettacolare e se solo potessi ti farei di tutto" e scoppiammo a ridere. "Sai mio marito come è contento poi? Dai sentiamo, cosa mi vuoi fare?" Stavolta mi disse seria. La guardai, accostati al lato della strada, la guardai, presi il viso tra le mani e la baciai, chiuse gli occhi e non si staccó. Con la mano accarezzai il merletto delle autoreggenti, mi fanno impazzire e pian piano salii sempre di più.
    
    Anche la sua mano era sui miei pantaloni, si muoveva piano ma decisa all'altezza del membro, d'un tratto mi disse "perché non entriamo in questa stradina? Sembra tranquilla" così feci, entrai e spensi la macchina. Ripredemmo a ...
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