1. Quella sera al cinema 03 e fine


    Data: 10/07/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: rosamatura60, Fonte: Annunci69

    Cerco di regolare il respiro, Manuela ed il mio uomo sono andati a ricomporsi nelle toilette del cinema e mi hanno lasciata lì completamente nuda sotto. I miei collant sono stati utilizzati per legare i miei polsi ai braccioli.
    
    I miei seni, bianchi, immensi, sembrano lune nel mare del buio della sala; solo la camicetta sbottonata di lato offre un minimo rifugio al mio corpo, sento la mia voglia che ha bagnata la poltrona e che impregna le mie natiche.
    
    Ho paura anche a respirare, l’ansia si impadronisce di me, mi pare che tutti stiano guardando dalla mia parte, per fortuna non è così. Ma la tensione in me è davvero notevole, sento il cuore che mi batte nella gola e mi sembra emetta un rumore assordante, passano lunghi momenti.
    
    Razionalmente penso che lui sia lì, nel buio, a guardarmi, a godere dei miei tormenti e questa sua presenza mi rassicura.
    
    Poi però non lo vedo e tutto mi appare nero.
    
    Minuti interminabili, poi vedo Manuela avvicinarsi e mi sento sollevata, come si avvicina la supplico di liberarmi, di coprirmi, lei ha qualcosa in mano, dei pezzi di corda e mi dice di fare silenzio “Se continui a parlare ti sentiranno e tutti si accorgeranno del tuo stato. Bada se avviene me ne vado e ti lascio qui legata”. Sono stordita, come è possibile? Ma comprendo che posso solo obbedire.
    
    Piena di mille colori in volto e di colpi intensi al cuore la ascolto e lei, godendosi le mie espressioni, mi spiega che ora procederà a legarmi i seni poi mi benderà e che dovrò ...
    ... fidarmi di lei, perché mi porterà da lui. Sono basita ma non posso far altro che obbedire….
    
    Sento le sue mani che lestamente imprigionano i mie seni, è una sensazione che conosco, li sento rapidamente gonfiarsi, ha stretto davvero in modo esagerato, poi una benda appare dalla sua borsetta e piombo in un buio ancore più profondo.
    
    Finalmente mi slega, accarezzo i miei polsi intorpiditi e cerco di abbottonarmi come posso la camicetta, ma mi blocca…. Stupita la ascolto darmi degli ordini, e poi indurisce la voce “Obbedisci o comincio a colpire queste tue chiappone in modo che tutti sentano….”
    
    Sono senza gonna, ma mi rassicura quella l’ha presa lei, come tutta la mia roba, come se questo potesse bastare a rassicurarmi.
    
    Mi trovo solo con una camicetta aperta sui miei seni legati e sostenuti da sotto dal reggiseno in una sala cinematografica, stento a stare in piedi dalla tensione e lei non mi fa indossare neppure la gonna.
    
    Mi guida prendendomi per mano e devo seguirla, non so dove passiamo, se e quanti possano vedermi, sento una tenda che mi sfiora la pelle e le voci del cinema che si allontanano, sento una porta aprirsi e poi richiudersi e poi… silenzio.
    
    Ascolto il mio respiro affannoso…Manuela prende le mie mani, le lega tra loro, poi mi fa alzare le braccia e sento che qualcosa tende un poco le mie braccia verso l’alto.
    
    Non resisto più.. Prima la imploro d darmi delle spiegazioni, poi minaccio di cominciare a gridare e lei calma.. “Fallo, se vuoi essere anche ...
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