Né per caso, né per amore - regalo di natale atto i
Data: 12/07/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: buio_selvaggio
... l'uomo
“cosa fai...fermo..ahh!...no...ah...”
stavano scopando li appoggiati alla porta. Io avevo diciassette anni e al massimo avevo scopato nel letto della ragazza di turno, passando ore a convincerla che non sarebbe stata l'avventura di una notte...ah beata gioventù! Quei due invece sembravano presi da una passione che non avevo ancora provato e che volevo a tutti costi sperimentare. Non resistetti e tirai fuori il mio cazzo già duro, masturbandomi pensando di essere al posto di quell'uomo, tanto nessuno poteva vedermi nel buio di quell'androne.
“ah si...mordimi!” disse lei “no..cosa fai???
Sentii strapparsi qualcosa, forse la camicia di lei pensai, poi mugolii e rantoli di piacere.
“ dai andiamo di là” disse ancora lei
“ non resisto, devo averti qui” urlò con voce ferma l'uomo “girati!”
“NO! Fermo! Ahhhhhh!”urlò lei “mi fai male!”
Sentii sbattere il suo corpo sulla porta, sotto i colpi dell'uomo che sicuramente la stava scopando tenendola per i fianchi. Poi, un attimo di pausa, lei sospira e l'uomo sbuffa.
“no fermo...mi fai male li..mi fai male di là!” disse lei
“ mi hai sventagliato questo culo davanti tutta la sera e ora lo voglio”
“aspetta...” ancora lei.
si muovono, forse si girano, cambiano posizione. L'uomo sospira e gode, lei ...
... mugola... ha qualcosa in bocca. Riconosco i rumori di piacere di una donna che sta succhiando con avidità il sesso dell'uomo che ha di fronte, per farlo impazzire e godere. L'opera della rossa dura poco, l'uomo esplode sicuramente nella sua bocca lanciando un grido di piacere. Passa qualche secondo, sento l'uomo accasciarsi a terra.
“ tua moglie non ti fa godere così eh?” disse lei “quand'é stata l'ultima volta che ti hanno fatto un pompino?”
“mia moglie...mi ha cercato almeno 4 volte stasera...forse dovrei tornare a casa”
Io ancora con il cazzo in mano me ne andai rapidamente credendo che da un momento all'altro sarebbe uscito. Mi infilai rapidamente in camera e finii quello che avevo iniziato pensando a lei che mi succhiava l'uccello fino a farmi venire. Uscii quindi sul balcone proprio sopra il suo appartamento a fumarmi una sigaretta e e la vidi affacciata alla finestra, intenta pure lei a fumare.
Mi vide e mi sorrise, io ricambiai. Poco dopo l'uomo la chiamò e rientrò, forse – pensai- se ne stava andando.
Poi per molti anni non vi furono altro che incontri e sorrisi ogni qual volta tornavo a casa d'estate o per Natale. D'altronde era per me allora inarrivabile, pensavo. La sera della vigilia però, a dieci anni di distanza, le cose sarebbero cambiate.
[continua].