1. Il cacciatore di fantasmi. Il manoscritto.


    Data: 12/07/2019, Categorie: Etero Autore: Tibet

    ... portata di mano la cinta dei miei pantaloni e la prendo. La passo intorno al suo viso, la costringo a tenerla in bocca e la uso davvero come redini. Glielo dico… urlo! -Ma… quanto vuoi essere troia? Io non conosco limiti, lo sai?- Riesce a farfugliare con la cinta in bocca che le tormenta le labbra… -Mmmmmhhh… taanntoo! Taaanntooo trooiaaa! Taanntooo!- La cosa è violenta. Sento sbattere lo scroto contro la mano che tiene dentro la bottiglietta, ho voglia e bisogno di un orgasmo selvaggio. Di godere come un animale! Dovrò lasciare un messaggio di ringraziamento al fantasma! Come me l’ha cambiata l’architetta! Da snob altezzosa a questa meraviglia assoluta che è diventata! Finisce? Si… stravolti! Sudati e ansanti e se lei ha male al culo in proporzione a quanto ho male io al cazzo, accidenti se deve soffrire! Sbaglio? Con le donne non si sa mai. Finisce? Si... ripeto, ma con una finezza che non mi faccio mancare. Vado a prendere una bottiglietta ulteriore, noooo! Ma siete incredibilmente ingordi! Non per infilargliela da qualche parte, gliela faccio bere. -Bevi…- -Non ho sete…- -Devi…- -Perché devo?- -Voglio che mi pisci in bocca… mi appoggi la fica alla bocca e pisci…- -Maaa… seiiii… un depravatoooo! Un porcoooo…! Mmmmmhhh… si che te lo faccio! E… tu lo farai me? Mi piscerai addosso? Dappertutto?- Lo facciamo sul grande tappeto art nouveau. Beh… è davvero una schifezza e una pisciata non può peggiorare il suo aspetto. Lei un piccolo rimorso lo ha. Glielo ha fatto pagare ...
    ... un’enormità, ma poi? Poi ride mentre ci si libera sopra. Mi piscia addosso con gusto. Fatto questo spera in un’altra botta di cazzo, ma sono davvero esausto e le propongo di andare al forno a prendere i primi croissant freschi e al bar del mercato della frutta verdura per un cappuccino. Ci salutiamo lì. -Potresti venire a dormire da me…- -Lavoro io! Devo leggere tutto il romanzo che ha scritto il nostro fantasma- -Mi chiami? Appena sai qualcosa?- -Certo…- Alza il viso per esser baciata. Nooo… no! Non se ne parla. Fa il faccino deluso. Eddai… non sono tipo da bacetti. Magari avessi un fantasma in casa! Un tipo tranquillo che fa ordine perché casa mia è nel casino più assurdo. Devo lavare una tazza che prendo dal cumulo di stoviglie sporche, la macchina espresso è senza acqua e a momenti va a fuoco. Poi… infine con il caffè in mano (fa schifo… ho dovuto usare una capsula già usata.) Chissà se l’architetta sa cucinare? mi sdraio e prendo il primo foglio… "Mi chiamo Jeronimus Gregorius Pallaus, nella mia vita terrena sono stato il notaio del Vescovado di Brixia, Orobii e Insulari. Nato, sono nato nella lontana terra di Fiandra ma la mia famiglia si è quivi trasferita subito dopo la mia nascita. Passavo parte del mio tempo nella città di Brixia, ma appena potevo raggiungevo questo luogo ameno, con la vista sul lago, dove ritrovavo la mia serenità. Il tempo, il mio tempo è quello susseguente al Concilio di Trento, avvenimento d’importanza enorme che cambiò completamente il nostro modo di ...