Premonizioni
Data: 14/07/2019,
Categorie:
Etero
Incesti
Autore: Guzzon59
... Non si presentava molto bene. Aveva un�aria troppo seria e da bacchettona. Soprattutto quando aspirava a farsi assumere come segretaria in grandi uffici di professionisti che tenevano in debito conto l�aspetto esteriore preferendo la donna vanesia a quelle che apparivano bacchettone e pudiche.Quindi rientrava quando io, la mamma e papà eravamo già seduti a tavola.Una sera. Papà:�Allora come è andata?�Male, ormai mi sono abituata!�Sara! Sara! Te l�ho detto che cosa devi fare se vuoi avere una chance!�Io non mi presento vestita come una puttana! Ho una dignità!Ritornò dal bagno con un viso imbronciato. Si sedette al mio fianco lasciandosi cadere sulla sedia come un oggetto inanimato. Lo spostamento d�aria mi trasmise tutta la rabbia e lo scoramento che la tormentava per quell�ennesima delusione.Nell�istante in cui allungò la mano per afferrare la brocca dell�acqua mi toccò il gomito, la vista si annebbiò e un flash comparve nel campo visivo della mia mente.�..Vidi Sara chiusa dentro un camerino di un negozio di abbigliamento.La intravedevo perfettamente davanti ai miei occhi, come se fossi con lei in quel locale. La potevo osservare in ogni particolare, seguire i suoi gesti, quando si sbottonava la camicetta, attaccandola al gancio. Poi in sequenza vidi sfilare la gonna, il reggiseno e le mutandine.Cribbio Sara era nuda davanti ai miei occhi. Il pelo pubico biondo e riccioluto mi aggredì come una ventata di calore. Il culo era rotondo e ben tornito, come il fondo di una pera, ...
... era una visione da infarto.Si piegò a raccogliere gli indumenti intimi nuovi, che si era portato nel camerino, assumendo una posizione a pecorina superba, da togliere il fiato.Da tergo potevo distinguere nei dettagli le labbra vaginali, divise da quelle interne, sporgenti e frastagliate come la cresta di un gallo. Erano così nitidi che potevo toccarli.Fu la prima volta che potei ammirare le grazie di Sara. La sua giovane bellezza era aggressiva e conturbante. I lunghi capelli, lisci e biondi, le cadevano sfiorando i seni grandi come due coppe di champagne.I capezzoli erano pronunciati e marroni. La pelle era bianca come la neve, molto sensuale. Nello stesso istante sentivo una strana sensazione. Mi accorsi che non ero il solo a spiare la cara sorellina. Difatti, la tenda non era perfettamente chiusa, dall�altra parte sorpresi mio padre bloccato, incantato a guardare Sara. I suoi occhi erano completamente aperti. Sembrava che volessero schizzare fuori dalle orbite.Intanto Sara finì di vestirsi. Prima di uscire si infilò le scarpe a spillo nere e si aggiustò gli autoreggenti scuri. Era una visione che poteva uccidere un cardiopatico.Si presentò davanti allo sguardo eccitato di mio padre con una maglietta attillata che metteva in risalto le grosse tette e fianchi stretti. La gonna di flanella leggera, cortissima, che esaltavano le sue meravigliose cosce.Sfilò in quella mise ancheggiando con disinvoltura, curando il movimento dei fianchi in modo sinuoso. Con passo da pantera sfilò ...