Premonizioni
Data: 14/07/2019,
Categorie:
Etero
Incesti
Autore: Guzzon59
... cazzo era diventato duro come l�acciaio. Penetrava nella fica di Cristina senza deformarsi, come un trapano. I coglioni si erano induriti nello scroto, furono i primi segnali di un�imminente sborrata. Cristina gemeva come una cagna in calore. Le pareti della fica si contorcevano a causa degli orgasmi che le stavano sconquassando il basso ventre e serravano il cazzo come una calda morsa. Appena sentì i primi conati di sborra aumentai il ritmo delle ficcate, poi, dopo alcuni colpi in sequenza, diedi l�ultima spinta fermandomi dentro di lei, poi appoggiai il viso sulla sua schiena e inondai il suo utero di sperma.Guuuuuuuuuuuu mmmmmmmmmmmmmmm sto sborrandooooooo mmmMmmmmmmmmmmm mmmmmmmmmmmmL�orgasmo ci colse all�unisono. Gridammo nello stesso istante. Poi le mancarono le forze nelle gambe e si lasciò andare giù sul pavimento inginocchiandosi. Io da tergo seguì la sua azione tenendo il mio cazzo duro dentro la sua fica, attenuando così le conseguenze della caduta.In quel preciso istante stavano bussando alla porta.�Ei c�è qualcuno? Si sente bene?Era la voce di un ragazzo.�Si sto bene grazie!Aspettammo alcuni minuti prima di uscire. Poi ancora sconvolti da quella magnifica scopata ci avviammo in biblioteca. Ma la voglia di studiare ormai se ne era andata per i cazzi suoi.Da quel giorno, la sera, quando me ne stavo rintanato nella mia cameretta a studiare, mi arrivavano i canti gioiosi della mamma che era diventata raggiante.Quando rientravo dalla biblioteca la trovavo sempre in ...
... uno stato di grazie che non aveva mai avuto in passato.Dalla cucina arrivavano gli odori di una cena in fase di approntamento che prometteva di essere sontuosa, con sottofondo della sua voce allegra, che cantava con grande slancio e dal tono festoso. Si capiva che quegli effetti non erano altro che le conseguenze benevole delle scopate che si faceva con quell�energumeno.Mio padre come di consueto se ne stava nel salotto, seduto sul divano a guardarsi la TV in attesa che la cena fosse pronta in tavola. Come capitava da molto tempo mia sorella Sara rincasava sempre in tarda serata.Lei aveva finito le scuole superiori da circa un anno. Non ha voluto continuare gli studi, così dopo il conseguimento del diploma si era dannato l�anima a cercarsi un posto di lavoro.Ha sostenuto tanti colloqui tutti finiti mali. Le delusioni erano diventati ormai la regola e le prospettive di lavoro una chimera, per cui rischiava di soccombere nell�assoluta depressione.Mio padre non faceva altro che darle dei consigli su come affrontare il colloquio. Soprattutto insisteva sul fatto che una bella ragazza come lei non doveva essere avara nel mostrarsi. L�aspetto fisico se è valorizzato nella giusta misura, con abiti adeguati, diventa un buon biglietto da visita importante per ottenere qualche vantaggio rispetto ad altre. Sara era insensibile a quei consigli, perseverando a presentarsi con tailleur, giacchetta e gonna mascolina che coprivano completamente le forme del suo corpo. Capelli legati e occhiali. ...