1. Premonizioni


    Data: 14/07/2019, Categorie: Etero Incesti Autore: Guzzon59

    ... ed ora era davanti ai miei occhi in carne ed ossa.�Buongiorno Signora! Sono un operaio della ditta Termoelettrica, stiamo facendo la manutenzione della caldaia. L�amministratore condominiale ci ha informato che il vostro appartamento ha avuto dei problemi con i radiatori. Così prima di andare via vorremmo controllarli!�Si è vero! Si accomodi pure! Visto che siete stati così gentili potrei offrirle un caffè!Ripensai alla visione. Le due tazzine, in effetti, erano sul tavolo della cucina. A fianco del viso sconvolto della mamma, mentre era distesa a pancia in giù, e quello omone se la stava scopando a pecorina.�Grazie volentieri! Complimenti all�arredatore! Avete una bella casa!�Grazie! Modestamente sono stata io ad arredarla, mio marito non ha pazienza per queste cose!�Allora dovrebbe arredare la mia! Sembra un emporio! Hahahahhaha Una bella casa degna di una bella signora!�che galante! Grazie del complimento! Da dove vuole cominciare?�dalla camera da letto?�hahahahahh certo!Un omone simpatico e cascamorto. Uscendo le loro risate mi arrivavano assordanti come tuoni, perché anticipavano il temporale di sesso, che si sarebbe abbattuto come un nubifragio estivo tra mia madre e quell�operaio, ed io conoscevo già i particolari. Lo sperma che avrebbe inondato la bocca della mamma come un torrente in piena, ed il grosso cazzo che avrebbe spaccato il suo culo e riempito la figa fino alle cervici dell�utero.Provai rabbia, ma la cosa che mi stava sconvolgendo fu l�enorme erezione che ...
    ... caratterizzava quell�ira, mi stava tormentando il cazzo. Rivedevo la visione, come se fossi al cinema, tutte le sequenze di sesso che sarebbero avvenute tra mia madre e quell�omone. La sua bocca che scivolava ingorda fino alla base, lambendo i coglioni. I conati di saliva e vomito che le provocava quel tubero quando si infilava in profondità, nella gola, spingendo fino a quando non veniva rigettato impregnato di liquido limaccioso; mia madre che ingollava aria per non soffocare. La sua figa oscenamente slabbrata, sbattuta con veemenza da quell�enorme palo nero, che come un grosso serpentone si infilava in quel buco peloso e scuro. E mia madre distesa con la schiena sul tavolo della cucina, con le cosce spalancate e le tette al vento che oscillavano come un morbido budino al ritmo frenetico delle spinte di quell�energumeno.Ero sdegnato ma fortemente eccitato. Arrivai in biblioteca trafilato, con il fiatone. Trovai Cristina ad aspettarmi all�ingresso. La guardai attentamente. Portava i jeans che modellavano in ogni particolare il suo culo rotondo e lo scoscio, da cui si intravedevano perfettamente le labbra della figa divise dal cavallo dei pantaloni.Era una ragazza snobbata da tutti i ragazzi perché intelligente e secchiona. La fissai con più interesse e pensai: dopotutto non era da buttare via. Nonostante portasse occhiali con i vetri spessi come fondi di bottiglia i suoi occhi azzurri non erano malaccio. Peccato che avesse l�abitudine di vestire in modo pudico e non dava ...
«12...567...17»