1. Premonizioni


    Data: 14/07/2019, Categorie: Etero Incesti Autore: Guzzon59

    ... alcuna importanza al suo aspetto fisico.Scesi dal motorino, agganciai il casco al volante poi la raggiunsi. Mi venne naturale prenderla tra le braccia e salutarla calorosamente. Il cazzo impattò contro il suo scoscio provocandomi una sensazione di libidine incontrollata. Percepivo il calore che spargeva il suo grembo e la morbidezza delle sue tette, schiacciate contro il mio petto. Mentre l�abbracciai le mani scesero d�istinto sui glutei chiudendosi e carezzandoli con foga.�Claudio che stai facendo! Sei impazzito!Ero ipnotizzato dall�eccitazione, mi trovai isolato in una cappa emozionale incontrollata. Poggiai le labbra sul suo collo e cominciai a baciarla assaporando la fragranza del suo profumo di donna che mi aveva inebriato le narici e stordito la mente. Mentre le mani si muovevano frenetiche sul culo e lungo la schiena. Sembravo posseduto dal diavolo.Fu in quel istante che ebbi un'altra visione. Davanti a me vidi il culo rotondo di Cristina, a pecorina, appoggiata con le mani sul cesso dei bagni della biblioteca. I jeans calati fino alle caviglie. Il mio cazzo che penetrava veloce nel suo meraviglioso scoscio e scompariva nella fica. Le immagini erano come sempre chiare e precise nei dettagli.�Claudiooooooooooo smettilaaaaaaaa! Sei impazzitoo!Un violento spintone mi portò alla realtà. Il suo sguardo sdegnato mi scrutava, come se fossi un pazzo. Una sensazione sgradevole di imbarazzo mi colse, cercai di giustificarmi. Sbiancai come se mi avessero svuotato il sangue dal ...
    ... corpo. Balbettando corsi via.Scu..sa�mi Cristina! Non so coo..sa mi abbia preso! Vado un attimo al bagno! Ti raggiungo dopo!Scappai nei bagni. In preda alla vergogna più estrema. L�eccitazione mi aveva giocato un brutto scherzo. Il guaio era che ero ancora in preda a quelle sensazioni forti che mi avevano sconvolto i sensi. L�immagine di mia madre che stava scopando con quell�omone mi stava ancora tormentando la mente.Immersi il viso sotto il getto d�acqua che scrosciava dal rubinetto. Fu del tutto inutile. Il cazzo non smetteva di pulsare la sua furiosa voglia di scopare. Dovevo placare quelle sensazioni che mi stavano agitando i sensi. Mi infilai nei cessi, mi aprì la lampo dei pantaloni e me lo tirai fuori. Occhi chiusi, mente mi concentravo tra le cosce di mia madre, muovendo il polso che agitava la mano mentre menava violentemente il cazzo, al fine di lenirne le sofferenze.�Claudio ti senti bene?Porca puttana, Cristina mi aveva seguito nei bagni. Nella fretta di isolarmi da quelle situazioni imbarazzanti non avevo chiuso la porta del cesso. Mi girai e lei era lì davanti a me, mentre avevo i pantaloni aperti ed il cazzo duro nella mano destra.Lo sguardo di Cristina si pietrificò all�istante. Si era fermata a fissare scioccata il mio cazzo, tenendo una mano sulla bocca per evitare di gridare. Sembrava fosse in prede al terrore. Si era bloccata con le spalle appoggiate alla porta, che aveva chiuso dietro di se.Non so cosa mi prese. Ma il fatto che mi stesse guardando in quel ...
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