1. Io e Luca


    Data: 23/10/2017, Categorie: Incesti Autore: tootsie roll, Fonte: RaccontiMilu

    ... invece usai le mutande che erano scese alle caviglie. Chissa�Invece questa cosa modificò il solito rituale� trovai un fazzoletto al posto delle mutandine, che non erano tra la biancheria da lavare. Le cercai nell� unico posto logico. La camera di Luca. Erano infilate tra il letto e il muro, pronte per un� altro �uso�. Non voleva che le lavassi, voleva odorare la mia pipì ancora. Eravamo due pazzi furiosi, persi in solitaria perversione. Ma come fare altrimenti?Dovevo parlarne? Come?Dovevo provocarlo? E poi? E se mi avesse aggredita? Insultata, denigrata? Per ora le cose procedevano perché ognuno custodiva come poteva i suoi segreti, ma da lì a trasformarli in realtà�La decisione la prese mio figlio. In un modo semplice. Un giorno, in un bagno perfettamente asciutto e ordinato nonostante avesse appena fatto la doccia notai delle gocce biancastre sul lavandino, e le mie mutande sporche di urina di qualche giorno prima sopra la lavatrice. Come una dichiarazione :ecco cosa faccio con le tue mutande. E io pensai : ecco come assaggio la tua sborra, raccogliendola con due dita e portandola alla bocca� mi ripetevo stai bevendo lo sperma di tuo figlio e ti piace, stai sentendo il suo sapore e hai la figa che è un lago� quando la porta di casa si aprì e Luca mi salutò con un �Ciao Mà��Cazzo. Mi risistemai, aprii l� acqua del lavandino e con una spugna finsi di pulire come normalmente si pulisce un lavandino.- Come mai sei qui?- Oggi niente partitella, in due non sono venuti e non ...
    ... potevamo giocare- Ah, mi dispiace. Hai fame, ti faccio qualcosa?- No tranquilla, vado in camera un po�. E con questo andò in camera sua chiudendo la porta.Quasi mi veniva un infarto.Eppure non aveva detto o fatto nulla, nessun riferimento alle mie pulizie, nessuna insinuazione. Era passato quasi di corsa davanti alla porta e si era chiuso nella sua stanza. Per la prima volta da settimane mi sentii in colpa per quell� assurda situazione, che nella mia testa funzionava ma poi nella vita reale in realtà avevo appena scoperto mi terrorizzava. Se mi avesse chiesto qualcosa riguardante le condizioni del bagno avrei fatto finta di nulla ma mi sarei sentita morire. Non si poteva continuare così. Tolsi le mutandine che prima avevo bagnato e le gettai in lavatrice, la gonna copriva tutto ma andai in camera a recuperare lo stesso un paio di pulite. Chiusi la porta per potermi rivestire con calma ma dopo pochi secondi sentii Luca uscire dalla sua stanza, andare in bagno e ritornare tra le sue cose in pochi secondi. E sperai di sbagliarmi.Invece no, le mie mutande non erano più in lavatrice. Le aveva prese. Per masturbarsi o per farmi capire altro? Non si dovrebbe, lo so, ma sbirciai lo stesso dal buco della serratura. Vedevo solo la parte finale del letto, e Luca si stava sistemando mettendosi disteso, vedevo i piedi e parte delle gambe nude che si muovevano per assestarsi e poi tutto si fermò. Era nudo e si toccava, lo sapevo. Con le mie mutandine in mano, o sul viso. Non lo so, magari ero ...
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