Ciack! si gira (il film hard core)
Data: 15/07/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Honeymark
... Ha ha! E’ questo che le sembro?
- No, no… – Arrossì. – Volevo dire…
- Va tutto bene – le dissi. – Ogni lavoro è dignitoso.
- Ha ragione. – Si girò dall’altra ancora più imbarazzata.
Probabilmente pensò che mi riferissi al lavoro che sarebbe andata a fare lei.
- Mi chiamo Pier. – le dissi allungando la mano. – Pier Martini.
- Mi chiamo Isabel. – Finalmente aveva sorriso.
- Io faccio lo scrittore e mi hanno chiesto di scrivere una sceneggiatura.
Mi guardò perplessa. L’aereo stava rullando sulla pista.
- Ma perché viene a Reno, allora? E’ a Hollywood che…
- Che ne so? La casa di produzione ha la sede a Reno. E tu? Cosa ci vai a fare a Reno?
- La ballerina… O la cameriera in un casinò, non so di preciso. Volevo fare del cinema, ma in un anno non sono neanche riuscita ad andare più in là di una sala d’attesa.
- Eppure sei così bella… – le dissi.
- Grazie – rispose, abituata a sentirselo dire. – Nella mia città della Pennsylvania, Berrysburg, ero forse anche la più bella di tutte, ma qui a Los Angeles ci sono migliaia di belle donne, anche molto più attraenti di me.
- E sai recitare? Hai talento?
- Io credo di sì, ma non riuscirò neanche mai a fare un provino… E tu? Hai pubblicato qualcosa?
- Sì sì – risposi. – In Italia ho un certo successo. Ho pubblicato una decina di titoli che hanno venduto per centinaia di migliaia di copie.
- Ma allora cosa ci fai qui?
- Te l’ho detto. Mi hanno chiesto di scrivere la sceneggiatura di un ...
... romanzo che non ho ancora pubblicato.
- Ma perché non a Hollywood allora? – ripeté.
- Che ne so? – ripetei anche io.
La hostess ci portò da bere.
- Hai un indirizzo a Reno? – domandai.
- No, non so dove andrò. Mi ospita un’amica che mi viene a prendere all’aeroporto.
- Sì, scusa...
- No, cos’hai capito? Proprio non lo so. Tu, hai un numero di telefono?
- No. Sarò ospite dell’editore, ma non so dove. Verranno a prendere anche me. Come facciamo a trovarci ancora?
- E perché? – chiese maliziosa scuotendo il corpo in modo che le sue curve rispondessero per lei. – hai paura di restare senza una ragazza a Reno?
- No, ma se hai del talento…
- E… magari mi offriresti una parte eh… Ha ha!
- Ma cosa hai capito, io… – Forse arrossii.
- Non preoccuparti! – mi strinse il polso. – Non sono neanche mai riuscita ad arrivare al punto in cui qualcuno potesse chiedermi di andare a letto con lui in cambio di una particina… ha ha!
Sbarcammo dopo meno di un’ora di volo. Ci salutammo con simpatia, poi io andai a prendere la mia valigia, mentre lei usciva direttamente perché aveva solo il bagaglio a mano. Arrivato all’uscita principale, vidi un uomo che portava un cartello con il mio cognome e mi diressi verso di lui.
Mezzora dopo venivo scaricato in un albergo di lusso.
2. BETTY.
- Sono Pietro Martini. – Dissi alla reception.
Mi aveva accompagnato in un albergo fantastico, dove mi sistemai per la notte e mi addormentai subito. L’indomani mattina ...