H, H & S - Conciata per le Feste
Data: 16/07/2019,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Giovanna, Fonte: RaccontiMilu
... quante ne avete fatte pure voi ... � Don Liborio rise, ma non disse niente. - Sapete una cosa? � gli dissi con complicità � Sono anni che vivo in campagna ... ma non ho mai fatto pipì all�aperto ... qua fuori, dico ... � Don Liborio rise sinceramente: - Ah signora mia, e che ci vuole, voi vi fate un problema che non esiste. � - Sapete che cos�è? Sono troppo abituata a farmi il bidet, dopo ... � Il povero vecchio, del tutto impreparato a tanta confidenza, trasalì, non riuscendo a trovare niente da rispondere alla mia sfrontatezza. Mi ero eccitata ormai. I pensieri libidinosi che mi avevano invaso la testa, le curiosità morbose su quel povero vecchio, mi avevano catapultata in un mondo di fantasie erotiche. Giocai la mia carta ... ero decisa a vedergli il cazzo, il pensiero della sua probabile astinenza, mi faceva uscire di senno. - Vi accompagno. - dissi, seguendolo dietro la casa. Poi, più diretta e un po� troia, dissi con fina ingenuità � Mi avete fatto venire proprio la curiosità, vorrei farmi passare lo sfizio ... me lo fate un favore? � Il vecchio era nel pallone, non riuscì a darmi una vera risposta. - Volete farmi la guardia? � dissi complice e sorridente �Voglio fare la pipì, voi vedete se viene qualcuno? Tanto ... non ho vergogna di voi, potreste essere mio padre ... � Don Liborio non capiva più niente. Era talmente confuso che non sapeva nemmeno se facevo sul serio, non sapeva se lo stavo trascinando in un brutto scherzo oppure no. Non si aspettava nulla di quello ...
... che gli stava succedendo: era frastornato. E quella sua, sincera, confusione fu la molla che mi diede la forza di essere più esplicita di quanto non lo fossi mai stata ... in genere sono abbastanza passiva, sessualmente. Tanto ... a che servirebbe industriarmi troppo? Sin da ragazza, sono sempre stata abbastanza bella da dovermi più difendere dalle voglie di un uomo, che dal manifestargli le mie. Insomma, se cercavo la possibilità di fare sesso non me ne mancava l�opportunità. La sua ingenuità lo rese innocuo e indifeso, ai miei occhi. D�altro canto ero più che sicura che l�uomo non avrebbe mai parlato di quella strana avventura. Non era un pagliaccio da osteria. - Dove mi metto? � dissi, con la stessa ingenuità di una poppante. Ero stata talmente diretta da fugare ogni dubbio in don Liborio, che ormai alla mia mercé, mi indicò, meccanicamente, uno spazio dietro un basso cespuglio di rose. Con disinvoltura, essendo ormai eccitata, mi spostai di poco, nella direzione da lui indicata, ma feci bene attenzione da restare abbastanza in vista per il mio vecchio �amico�. Cercai un cantuccio dove la terra era abbastanza piana da permettermi di effettuare la mia minzione senza rotolare sul terreno, dopotutto, ero ancora in tacchi e tailleur. Caricando molto i miei gesti e facendo tutto molto lentamente, mi alzai la gonna stretta, fino ai fianchi, e mi scoprii il grosso culo bianco, abbassando le collant, fino alle ginocchia ... ma non bastava ... provai ad abbassarmi ma con le calze ...