1. Gabriella (2)


    Data: 18/07/2019, Categorie: Etero Autore: amolafi

    ... imprevista. Le dissi che volevo prendere un caffè ma non da solo e avevo pensato a lei che me lo preparò e me lo servì al tavolo della cucina. Bevuto il caffè mi alzai e andai dietro di lei che era ancora seduta e la abbracciai. Sorpresa sobbalzò sulla sedia e mi prese le mani che avevo messo direttamente sulle sue tette.
    
    "Cosa fai?"
    
    "Immagino che anche tu ogni tanto abbia voglia di qualcuno che ti abbraccia e ti faccia un po' di carezze. Sbaglio? Io non sono uno che va in giro a raccontare i fatti miei, puoi fidarti."
    
    Le mie parole le fecero capire che avevo ascoltato ciò che aveva detto a mia moglie. Tentò un'inutile difesa tirando in ballo mia moglie che non meritava una cosa del genere nel tentativo di divincolarsi finimmo tutti e due a terra e, approfittando del suo momentaneo spavento, mi misi sopra di lei tra le sue gambe. Cominciai a baciarla sul collo e sul viso mentre lei cercava di non farmi baciare la bocca dimenandosi. Riuscii a prendere la sua bocca ma non mi dava la lingua. Riuscii a infilare il mio braccio destro sotto la sua ascella sinistra e a prendere il polso dell'altra mano, in quel modo non riusciva più a respingermi, con la mano sinistra abbassai i pantaloni della tuta e scostai il suo accappatoio. Mi bastava puntarlo in posizione e spingere e, a questo punto, anche Gabriella smise di lottare.
    
    "Bastardo, sei stato buono per quarant'anni ma alla prima occasione ti sei buttato."
    
    Le dissi che se non avessi sentito le sue parole quella sera ...
    ... sarei rimasto ancora calmo ma così...
    
    Mi tolsi anche la parte sopra della tuta e rimanemmo pelle a pelle sdraiati sopra il suo accappatoio sul pavimento della cucina. La toccai tutta e le bacia le tette ancora belle nonostante gli anni e poi andai giù per leccargliela e giocare con il suo clitoride. Mi girai mettendole il cazzo davanti alla bocca e me lo prese subito avidamente. Non avevamo troppo tempo e facemmo l'amore scomodamente lì dove eravamo.
    
    La scorsa settimana l'ho accompagnata per una visita specialistica, mia moglie era rimasta a casa, Usciti dall'ospedale prima del previsto le ho proposto di farle visitare un posto che, certamente, le avrebbe ricordato qualcosa di bello. Arrivati davanti al Motel della nostra prima giornata insieme entrai senza neanche chiederglielo e arrivati nella cameretta, sono tutte uguali, avemmo tutti e due l'impressione di essere tornati indietro nel tempo. Le ricordai che avevamo fatto la doccia e cominciai a spogliarla mentre lei spogliava me. Sotto l'acqua mi divenne subito duro (a venticinque anni era certamente più granitico) e cominciai ad accarezzarla mentre la insaponavo. Avevo ancora negli occhi la sua figura mentre sporgeva il sedere per offrirmelo con le mani alte come se fosse aggrappata al muro e volli rivederla, la feci girare e lei sporse fuori il suo sedere e si chinò per scendere alla mia altezza affinché glie lo potessi mettere dentro. La sua posizione era praticamente la stessa di allora. Questa volta non lo volle ...